domenica 29 settembre 2002

Zoncolan

Ed eccomi a sfidare quella che viene considerata la salita italiana più dura seconda solo al Mortirolo. Da Tolmezzo 30 km di leggera salita portano fino ad Ovaro; dal centro del paese un paio di km piuttosto semplici portano all'abitato di Lariis passato il quale la strada diventa poco più che un sentiero (comunque con un buon fondo) e si impenna immediatamente, facendo intuire che bisogna proprio raggiungere le vette innevate che apparivano tanto alte e terribilmente vicine. Dopo qualche centinaio di metri alcune ossa umane e biciclette arrugginite ricordano che il grado di preparazione per affrontare questa salita deve essere piuttosto elevato. Per 6 km infatti la strada si mantiene in mezzo al bosco, non concedendo nessuna visuale e, peggio ancora, la pendenza resta sempre costante sul 13/15% senza concedere un attimo di tregua. Questo però, trovato il proprio ritmo di pedalata, consente di procedere regolari e la fatica diventa soprattutto psicologica (Con il 39x26 ho pedalato sempre piuttosto agile ed il cuore si è sempre mantenuto sui 170 BPM). Gli ultimi km al contrario regalano splendide visuali sulla vallata sottostante in una alternanza di salite e falsipiani. Bruttine tre gallerie buie, sterrate e fangose, passate le quali resta da superare un'ultima rampa (sarà al 12% circa) di qualche centinaio di metri per guadagnare la vetta. Purtroppo dopo essere caduto due volte ho preferito affrontarla correndo a piedi con la bici in spalla, ma vi garantisco che pedalare con la bicicletta da strada su 20 cm di neve fresca è una cosa tecnicamente impossibile ! Splendida la discesa dall'altro versante (Suttrio) così come il ritorno a Tolmezzo.
Tempo di scalata: 1 ora ed 8 minuti (9.3 km/h e 1084 di VAM)

sabato 21 settembre 2002

Bocca di Forca

Con una preparazione decisamente diversa rispetto a quando l'avevo affrontata a Maggio (ora ho quasi 10.000 km e le 7 Gran Fondo del Prestigio nelle gambe) sono tornato a scalare la terza salita italiana per coefficiente di difficoltà. La giornata umida ed uggiosa mi fa temere per l'aderenza della ruota posteriore ed in effetti solo grazie a numeri di equilibrismo ho evitato di cadere un paio di volte per delle pedalate a vuoto !
I primi 4 km scorrono via veloci in una alternanza di rampe impegnative ed alcune "spianate" (non credo si scenda mai sotto il 7/8 %), poi la pendenza aumenta ancora: terribile il quinto chilometro dove tendini, muscoli, cuore e fiato vengono spremuti fino all'osso; appena il tempo di recuperare ed un'altra breve rampa impegnativa porta al congiungimento con la salita del monte Tomba. Da qui mancano ancora 3 km alla cima e le pendenze restano superiori al 10%, ma l'asfalto appena rifatto, il fatto vedere l'arrivo in cima a 6 tornanti e la consapevolezza di aver passato il peggio rendono questo tratto un puro divertimento ! Per quanto riguarda i rapporti io ho utilizzato il 39x23/26 pedalando quasi sempre fuori sella: chi invece predilige pedalare da seduto dovrà necessariamente montare il 29 o la tripla !!
1 ora ed 8 minuti il tempo di scalata (8.8 km/h e 1000 di VAM) ma con asfalto asciutto si possono togliere alcuni minuti ! Staremo a vedere

domenica 8 settembre 2002

Gran Fondo 5 Terre 2002

La notte alla vigilia della gara una leggera pioggia rende viscide e scivolose le strade già ricoperte di un asfalto precario (asfalto vecchio, pieno di buche e ghiaino).
I paesaggi sarebbero stupendi ma davvero non si possono togliere gli occhi dall'asfalto nemmeno un secondo; ne sa qualcosa anche il sottoscritto che concentrandosi sulle manovre di un'auto in mezzo alla strada arriva in un tornante "fangoso" un pò troppo sparato: abrasioni (leggere per fortuna, ma tante) dall'anca alla caviglia. Che dire: Gò sbajà mi !! Per la prima volta ho tirato dal primo all'ultimo chilometro senza risparmiarmi mai: grandi prestazioni nelle due rampe più ripide (San Bernardino e San Giorgio: 4/5 km tra il 10% e il 20% di pendenza) e negli ultimi 30km (di solito mi aggregavo ad un gruppetto, questa volta sono stato io a portarne 4 fino al traguardo).