venerdì 25 aprile 2003

Rovigno

Come in un film degli anni settanta la gioia di una semplice pedalata in compagnia: dieci amici con delle bici a noleggio a percorrere i sentieri in mezzo al bosco, costeggiando spiagge, scogliere, panorami, orizzonti, isole, mare... Ed immancabile al ritorno la sosta al chiosco, sotto le frasche per riempirsi la pancia di affettati, formaggi e buon vino.
Recuperate delle vecchie e semi arrugginite mountain bike ci avviamo per un sentiero lungomare senza avere la minima idea di dove conduca, senza nessuna cartina, senza nessun obbiettivo da perseguire, solo con la curiosità di vedere dove ci porta, con la voglia di esplorare, di curiosare in un territorio non nostro. Ad ogni ansa della costa si aprono nuovi orizzonti, nuovi riflessi sul mare limpido come una piscina, luci e colori sulle rocce che affiorano dal mare. Si entra e si esce continuamente dalla boscaglia, superando radici di alberi secolari, tratti sconnessi e leggere pendenze, sempre in compagnia, aspettando chi si ferma per immortalare nella propria pellicola immagini che consentano, una volta riviste, di far riaffiorare alla memoria le gioie ed i sorrisi che ci stiamo regalando. Dopo un paio d’ore il triste ritorno alla realtà quando capitiamo in un villaggio turistico che chiude la boscaglia con i suoi campi da tennis e da calcetto, ma ormai è già ora di tornare indietro e di andare ad esplorare quella piccola costruzione leggermente discostata dal sentiero, è ora di andare a verificare di persona se gli aromi che abbiamo solo annusato saranno apprezzati anche dal nostro palato. Grazie anche al buon vino non ci rendiamo conto del trascorrere delle ore, del fatto che ormai sono le tre del sabato pomeriggio e che il noleggio chiudeva a mezzogiorno. Ma ormai il danno è fatto e la caccia telefonica al proprietario si conclude solo verso sera quando finalmente riusciamo a recuperare i nostri passaporti trattenuti in ostaggio