Senza citare luoghi o percorsi in particolare, vorrei provare a descrivere le sensazioni provate: il sole tiepido senza l'afa dei mesi estivi, il silenzio quasi irreale di luoghi che sembrano abbandonati dalla civiltà, solo qualche raro anziano intento a girare la terra del suo orticello e la silenziosa compagnia di qualche altro fanatico del pedale qualche tornante più sotto, la salita ripida nell'asfalto corroso dal tempo, le folate di vento gelido che ti entrano nelle ossa, il cervello che stacca dai soliti problemi di tutti i giorni e comincia a controllare la ritmicità delle gambe, il battito del cuore, la fatica, la fame e la sete.
Nei tratti più duri ti ripeti "ma chi me lo fà fare", e la risposta la trovi solo in vetta, quando si aprono paesaggi unici, orizzonti sconosciuti ai più con la soddisfazione di avercela fatta ti rende tutte le energie spese finora.
Nei tratti più duri ti ripeti "ma chi me lo fà fare", e la risposta la trovi solo in vetta, quando si aprono paesaggi unici, orizzonti sconosciuti ai più con la soddisfazione di avercela fatta ti rende tutte le energie spese finora.