Statistiche 2021

Ecco le statistiche di questo 2021:

Ciclismo: 11.210 km con 134.800 metri di dislivello

Corsa: 1.030 km

Nuoto: 201 km

Sci di fondo: 120 km

In generale più volume a bassa intensità (spesso anche come recupero attivo), meno allenamenti a ritmo medio, e più tirate fuori soglia hanno allenato di più il fisico senza stressare la testa, e qualche piccolo risultato si è visto. Mi sono allenato quasi tutti i giorni, spesso anche due volte al giorno, ma solo se c'era voglia mi tiravo il collo, altrimenti mi godevo ciò che mi stava intorno, con il solo gusto di stare all'aria aperta.

Adrenalina da competizione

E' terminato il Giro del Veneto di ciclocross (ma naturalmente non la stagione), e mi son fermato a riflettere sulle vere emozioni che mi hanno suscitato queste gare. Naturalmente sono felice di aver conquistato il campionato, ma la componente emotiva è stata molta più intensa prima delle gare piuttosto che una volta tagliato il traguardo: la preparazione, il riscaldamento, l'adrenalina in circolo al momento dello start, sentire il battito cardiaco che sale, le gambe che iniziano a bruciare sono il vero motivo che mi spinge a fare sport. Questo è ciò che giustifica la fatica ed il sacrificio negli allenamenti.

Giro del Veneto Ciclocross

E' vero, son le corse dei vecchietti di seconda serie, ma ricevere la maglia della classifica generale e salire sul podio per le premiazioni è sempre una gran bella soddisfazione. E non è giusto che a me ci son volute 15 fatiche per portare a casa il risultato che già domani sarà dimenticato, mentre Ercole con sole 12 è entrato nella mitologia.

Gran finale a Massanzago (PD)

Ultima gara del Giro del Veneto, in un clima fantozziano con temperature vicine allo zero e nebbia; il percorso è molto veloce e poco tecnico, e consapevole del circuito che non consente alcun recupero, preferisco partire prudente nei primi due giri, per poi rimontare fino alla 5° posizione (su 13 di categoria) che difendo con un giro finale veramente al limite, perchè il pacco gara (riservato appunto ai primi 5) non volevo proprio lasciarmelo scappare.

L'arte di arrangiarsi

Eh no, decisamente non sono il tipo che presta attenzione all'immagine e all'eleganza.

Penultima tappa del Giro del Veneto a Cavaion (VR)

Oggi si è corsa la penultima tappa del Giro del Veneto di Ciclocross, sotto un bel sole e su un percorso completamente asciutto, con una prima parte tecnica con dossi, cunette e curve strette, mentre nella seconda serviva tanta forza e capacità di recupero. Concluso in ottima posizione (4°/10 di categoria) dopo una gara decisamente tirata; c'è da dire che tre gare in una settimana si sono fatte sentire nelle gambe... degli altri !

Ancora pioggia e fango a Cerea (VR)

Percorso bellissimo all'interno di un parco molto ben attrezzato, con la prima metà un poco più tecnica con rampe, dossi e curve strette, mentre il ritorno verso la zona di partenza era decisamente più veloce con curvoni ampi, anche se il fango viscido costringeva a prestare attenzione anche in questo tratto. Anche oggi ho dato tutto (6°/11)... bhe, quasi tutto, perchè un poche di energie occorre conservarle, in quanto le gare di ciclocross, soprattutto se piove, non finiscono una volta tagliato il traguardo.

ll fango di Abano (PD)

Percorso appena rifatto, con dune, dossi e collinette artificiali, sulle quali l'erba non ha ancora avuto modo di crescere. 24 ore di pioggia continuata, che smette di scendere a pochi minuti dalla partenza. Ecco gli ingredienti per il fango peggiore, quello le cui zolle si sollevano da terra e si attaccano sulla bicicletta, dove  è impossibile pedalare e diventa difficile anche correre a piedi, perché le scarpe pesano 3 kg ciascuna. Eppure sono queste le condizioni che preferisco, in cui mi diverto di più (4° su 15 al traguardo).

In riva all'Adige

Oggi gambe poco brillanti ad Albaredo d'Adige, su un percorso piuttosto tecnico sull'argine del fiume, con freddo, umidità e nebbia. Speravo nel fango, ma il terreno ha drenato perfettamente le piogge degli ultimi giorni, e correndoci sopra il fondo è andato via via asciugandosi. Ho quindi gareggiato in difesa, chiudendo 7°/15, senza lode ma nemmeno senza infamia. Per oggi va bene così.

Arrivo in volata

Visto che nelle tappe del Giro del Veneto ciclocross ho già perso due volte in volata con il mio avversario diretto in classifica generale, non mi resta che allenarle. Oppure rivolgermi ad uno sciamano indiano, affinché faccia piovere tutte le domeniche da qui a fine anno.

Al cospetto delle dolomiti

Partenza da casa con la nebbia, umidità al 100% e basse temperature, per raggiungere Feltre in una splendida giornata di sole, con clima mite e con le dolomiti sullo sfondo. Partenza alle 14 con lo stomaco vuoto, e a fine gara ristoro in compagnia al chiosco, con birra e panino con wurstel, cipolla e formaggio; in giornate del genere la gara (10°/21) passa in secondo piano.

Prima del via

Olio canforato sulle gambe, broncodilatatori di tutti i tipi, dal cerotto sul naso al cotone col balsamo di tigre sulle narici, per arrivare fino agli inalatori per asmatici. Prima del via di una gara si vede un poco di tutto per cercare di ottimizzare la prestazione. Io, con il mio approccio naif allo sport, domenica scorsa ho voluto provare una porzione di wasabi che mi era rimasta nella tasca del giubbotto dalla sera prima.

Bribano (BL) mi regala il primo podio nel ciclocross

Pioggia e fango, le condizioni in cui mi diverto di più, ma che mai mi avevano regalato una soddisfazione del genere. Alcune parti del tracciato erano talmente viscide che le ruote, per quanto sgonfie, facevano davvero fatica a fare presa, e così dopo il primo giro ho provato a scendere dalla bici e a percorrerle a piedi, vedendo che ero parecchio più veloce di chi mi precedeva. E così, con calma e determinazione, giro dopo giro, ho recuperato tre posizioni su avversari che mi erano sempre arrivati davanti, fino a raggiungere il podio (3°/11), dal quale non sarei più sceso durante le premiazioni.

Frasi celebri

E cammina lungo un sentiero di sogni infranti
Guarda dritto, tira avanti
Chi ha paura perde tempo
Guarda, cito Indira Gandhi
Arte mi devi guidare, fa' uno sforzo
Di' alla natura di vegliare il mio percorso
Dalla borsa tiro fuori un grande corno
Per soffiare via il mio panico dal corpo

Caparezza, El sendero, 2021

A Roverchiara (VR) siamo al giro di boa del campionato

A Roverchiara (VR) è stato uno dei percorsi più belli su cui abbia mai corso: lunghi rettilinei dove sfogare la propria forza, sequenze di curve ampie dove lasciare andare la bici come un metronomo, e passaggi davvero tecnici dove ero un poco in difficoltà, ma sono sopravvissuto. Sul traguardo 10°/16 di categoria, ho raccolto altri punti per il campionato regionale, ma soprattutto mi son divertito davvero tanto. E poi la presenza degli alpini a contorno della manifestazione è sempre una garanzia: birra e panino con il cotechino a fine gara sono un vero toccasana.

Panorama sulle dolomiti

Di nuoto sull'asfalto con il naso all'insù, fino a raggiungere i 1500 metri di Malga Meriech (nelle prealpi trevigiane) da cui si può ammirare tutto l'arco dolomitico, già parzialmente innevato. Una gioia per lo spirito di cui avevo proprio bisogno, e chi se ne frega se nella gara di domani le gambe saranno pesanti.

Il primo fango

A Sovizzo (VI) è arrivata la prima gara stagionare sotto la pioggia, nel fango viscido e scivoloso, dove mi sono davvero divertito, nonostante il non completo recupero dalla gara della giorno prima. Come mi sono posizionato non è ancora dato saperlo, secondo me (dopo due giorni) i giudici sono ancora li a controllare gli ordini di arrivo.

Che duello a Fossona (PD)

Oggi scontro diretto con Massimiliano, in una sfida in cui ci siamo divertiti moltissimo entrambi. Dopo un paio di giri ci siamo trovati vicini, e tutta la gara è stata una continua sequenza di sorpassi e di allunghi per provare a staccarsi reciprocamente. Alla fine ho perso di soli 10 cm la lunga volata (chiusa a 178 battiti) per il 7° posto (su 12 di categoria), e lui è tornato a farsi sotto in classifica generale per il Giro del Veneto di 2a serie: in sostanza siamo i due più forti tra gli scarsi del campionato di serie B, e spero ci daremo battaglia fino all'ultima gara, perchè lo scontro diretto, indipendentemente dal valore della classifica, è l'essenza dello sport.

Multidisciplina

Un'ora per campi con la bicicletta da ciclocross, un'ora con quella da cronometro, ed un'altra con il mezzo da strada. Rilassato, libero, felice.

5° tappa giro del Veneto, Venegazzù (TV)

Altra tappa del Giro del Veneto ciclocross, su un percorso molto bello e divertente, ma decisamente poco adatto alle mie caratteristiche. Nel lungo tratto in salita asfaltato mi difendevo anche bene, ma nella discesa tecnica nel bosco, tra qualche pietra e radici varie, ero un vero disastro. Oltretutto ho perso anche un paio di minuti per un foratura poco dopo la metà gara; almeno adesso so di essere a credito con la fortuna.

Il bello del blog

Il bello del blog è la possibilità di poter condividere le mie emozioni con chi mi conosce o con chi semplicemente si diverte a leggere, ma anche avere un diario digitale in cui imprimere i miei ricordi. Ecco, rileggendo delle gare di Venegazzù (TV) degli anni passati, ho appurato che ho sempre avuto delle prestazioni pietose su questo tracciato, così domenica prossima posso correre con la testa libera. 

Il riscatto di Meduna di Livenza (TV)

Dopo aver fatto tardi in garage per cambiare i cuscinetti del mozzo, poche ore di sonno, e sono nuovamente con il numero sul casco per la gara di Meduna di Livenza. Le premesse non sono le migliori, le gambe fanno male e sono appesantite, e la scusa del giorno è "sono stanco per la gara di ieri sera". Già dopo il primo giro perdo i riferimenti sulla posizione, ne vedo solo 3 poco più avanti che inseguirò per tutta la gara. Solo al penultimo giro li supero tutti contemporaneamente nel lungo rettilineo sull'argine del fiume, e poi difendo la posizione fino all'arrivo. Mi ritrovo quinto in classifica (su 13), ben oltre le mie aspettative, e finalmente posso godermi una premiazione.

La delusione di Feltre (BL)

Partenza all'imbrunire al cospetto delle dolomiti, per poi correre sotto i riflettori, in una cornice davvero suggestiva. Siamo solo in 7 di categoria al via, ed io mi ero già preparato la scusa "mi risparmio per domani", ma invece mi ritrovo a partire bene, con un bel gruppo compatto alle spalle dei tre più forti che se ne vanno velocemente. Dopo un paio di giri aumento il ritmo, ne supero un paio, mi ritrovo quarto, e già cominciavo a sognare in grande quando sento un rumore metallico sul mozzo posteriore, che poco dopo si blocca completamente. Finisco il giro a piedi, arrivo ai box, ma nessuno ha da offrirmi una ruota di ricambio, e così pur di essere classificato percorro un altro intero giro bici in spalla. E' vero, sono ultimo, ma sono comunque nei primi dieci.

La gara di Povegliano (TV)

Seconda tappa del giro del Veneto di ciclocross, percorso molto veloce, fondo asciutto, e un altro buon piazzamento per le mie capacità (8°/14 di categoria). Bella battaglia nei giri finali con un avversario, naturalmente persa, ma quando sai di aver dato tutto (il cardio dice che sono andato anche un poco oltre) non si può che essere soddisfatti.

Pendenze estreme su Strava

Le mie prestazioni a livello assoluto nei segmenti in salita di Strava sono alquanto mediocri, e diventano modeste se guardo le classifiche solo con gli atleti della mia fascia di età. Se considero invece la mia fascia di peso, il giudizio comincia a diventare discreto, con qualche ottimo risultato, soprattutto se le pendenze si fanno importanti, dove sono anche primo in classifica in un paio di segmenti. Addirittura su Bocca di Forca (10 km, 12% di media con punte oltre il 20%) detengo tre prestazioni migliori del secondo in classifica. Se solo facessero le classifiche anche per fascia di altezza sarei il leader indiscusso.

Finalmente si ricomincia

Con la gara di Pozzolo di Villaga (VI) è ripartita la stagione del ciclocross; terreno asciutto, un terzo del percorso all'interno del circuito bmx, poco allenamento non hanno giocato dalla mia parte, ma sono riuscito a piazzarmi comunque tra i primi dieci di categoria. Anche perchè alla partenza eravamo in nove. 

Frasi celebri

Se solo ci fermassimo a respirare col cuore
Daremmo un po' di ossigeno a pensieri e parole

Carmen Consoli, Una domenica al mare, 2021

Alimentazione estrema

Capita a volte di sottovalutare la difficoltà di una lunga pedalata, per poi ritrovarsi senza nulla da mangiare quando mancano ancora alcune ore per tornare all'auto. Pochi soldi e poco tempo, e allora non resta che sperare di non essere stati visti dal contadino. E mi piange il cuore per quell'albero di  fichi che stava due metri oltre il recinto.

Il panorama dalla prealpi

183 km, 3300 metri di dislivello, tanta salita, anche ripida, tra le prealpi trevigiani e l'Alpago, fino a raggiungere la cima del monte Pizzoc, da dove si può ammirare uno splendido panora... ah, no, niente.

Di nuovo su Bocca di Forca

Pedalo da venti anni, e con oggi ho risalito questo muro 24 volte, e chissà quando l'età mi costringerà a rinunciarci definitivamente; già, perchè questa è una salita che costringe a spingere (forte) sui pedali per oltre un'ora senza un attimo di tregua, con la parte centrale al limite del ribaltamento. Prima parte in controllo, per fortuna, perchè dopo il chilometro al 20%, nella seconda parte ero davvero al limite, sia di forza che di battiti. Adesso il fondo c'è, la resistenza in soglia pure, non resta che allenare i fuori giri per la stagione di ciclocross che sta per iniziare, mentre per la parte tecnica ci rinuncio, li non ci sono proprio speranze.

Frasi celebri

Tanta gente non lo sa, non ci pensa e non si cruccia
La vita butta via e mangia soltanto la buccia

Un signore di Scandicci, Gianni Rodari, 1974

Giro di Lombardia

Trasferta per ripercorrere le strade, e soprattutto le salite, del Giro di Lombardia: colle Brianza, Ghisallo, muro di Sormano, Civiglio, San Fermo della Battaglia, Lissolo. Pendenze impegnative e fatica si sono alternate a spettacolari paesaggi, in compagnia di David e Giorgio (compagno delle ciclo vacanze 10 anni fa). Paradossalmente tranquille le zone turistiche sul lago, molto trafficate alcune strade della Brianza. Non vedo l'ora di poter seguire in televisione la corsa dei professionisti per poter rivivere questa giornata.

Olimpico di Grado (GO)

Guardando i numeri sul PC il giorno dopo è facile dire che mi sono risparmiato un poco troppo nella frazione ciclistica, ma poi sulla sella bisogna esserci e pedalare, soprattutto quando si è esposti al vento tra il mare e la laguna di Grado. L'obiettivo della gara era di correre bene senza patire, visto che soffrendo il caldo la corsa a piedi la trascuro parecchio nei mesi estivi. L'obiettivo è stato centrato, mi son divertito in mezzo a tanti amici e va benissimo così. Anche perchè oggi c'era davvero tanta gente forte in gara, parecchio più forte di me.

Estate

Sono finite le temperature estive, è passata l'afa, di notte si torna a dormire coperti e sono iniziate le prime piogge. Un'altra estate è già alle spalle, e si inizia a pensare al fango ed al freddo della stagione di ciclocross.

Triathlon Sprint Jesolo, secondo classificato

E' bastato nuotare decentemente per conquistare il secondo gradino del podio nel triathlon sprint di Jesolo. Il mare un poco mosso e l'uso della muta hanno reso meno evidenti le carenze tecniche, per il resto ci ho messo del mio. Uscendo abbastanza davanti dal mare sono capitato in un bel gruppetto di ciclisti, e con cambi regolari, senza tirarci indietro, siamo riusciti ad andare forte senza sprecare troppe energie per poi dare tutto nella corsa. In dieci anni di gare ho avuto questa soddisfazione due volte, entrambe alla gara di Jesolo (qui il podio del 2019); e pensare che è una località balneare che detestavo, almeno fino ad oggi.

Meno di 3 km/h

Meno di tre chilometri all'ora, quel sottile margine che mi consentirebbe di concludere le frazioni ciclistiche delle gare di triathlon sopra alla soglia dei 40 km/h. Però questa volta ero in auto, e questi 2.78 km/h mi sono costati 54 euro.

Alta Lessinia

Sabato scorso pedalata super lunga sulle Dolomiti (quelle piccole) attraversando tutti monti Lessini. Partenza dal vicentino, attraversando il poco conosciuto passo della Borcola per poi scendere a Rovereto, ciclabile dell'Adige (molto bella) fino ad Ala per poi risalire le dure rampe del Passo Fittanze. Fino a qui strade note, anche se erano anni che non le frequentavo, mentre da Erbezzo in poi è stata tutta una piacevole scoperta: continuo saliscendi con pendenze spesso ripide, immersi nel bosco, serpeggiando tra i prati, con panorami su vallate naturali  e piccoli paesi poco abitati. Il giro si è rivelato più arcigno di quanto avevamo preventivato e, complice anche il caldo, io e David lo abbiamo concluso strisciando, completamente esausti (185km e 4400 metri di dislivello percorsi). Eppure io avevo il completo Jumbo Visma, lui la divisa Ineos, pensavamo bastasse vestirsi così per diventare forti come Van Aert e Bernal.

Defaticante con il Compex

L'elettrostimolatore lo abbiamo preso per i problemi cervicali di Carla, e lei conferma di averne tratto beneficio. Non lo avevo mai provato prima, ma dopo bagni nell'acqua fredda della fontana, pedalate e corsette leggere e tanto stretching, ho ancora i quadricipiti indolenziti dalla discesa dal monte Pavione di martedì scorso, e così mi sono arreso. Domani ci sono in programma 180km in sella sui monti Lessini e vedremo se avrà funzionato.

Monte Pavione

Splendida salita dal Rifugio Vederne (1335 mt) al Monte Pavione (2335mt ), dalla cui cima ho potuto ammirare le dolomiti. TUTTE le dolomiti ! Rivolgendo invece lo sguardo verso sud, oltre al Monte Grappa, si vedeva anche la laguna di Venezia. Così bello che non sarei più sceso, anche perchè il sentiero, impegnativo in salita, è stato abbastanza massacrante in discesa.

A proposito di fontane

Da piccoli, nella fontana della nonna, si faceva a gara tra cugini a chi teneva la mano immersa nell'acqua fredda più a lungo, e riuscivamo a resistere solo poche decine di secondi. Sarà il calore di questi giorni, o l'acqua che non è più ghiacciata come una volta, ma oggi mi ci sarei immerso completamente per un'oretta.

Rifugio Vederne

Percorro questa salita su strada forestale cosi di rado che praticamente non la ho mai fatta due volte con la stessa bicicletta. Dal primo rampichino (allora si chiamava cosi) alla Mountain Bike, dalla prima ciclocross, alla Gravel, è sempre una bella sfida risalire questi 10 km di strada forestale fino al pian delle Vederne. Restano uguali la chiesetta, le emozioni, e fortunatamente anche il tempo di scalata.

Benedette fontane

Capisco che il caldo afoso e torrido faccia venire voglia di tuffarsi dentro la fontana, ma se il beccuccio fosse stato mezzo metro più lungo non sarebbe stato male. E per fortuna sono 2 metri...

Dolomiti in stile belga

Un altro bel giro sulle dolomiti (Forcella Franche, Cereda, Gobbera, Broccon), spingendo sempre con intensità, per finire il prima possibile in maniera da sfuggire ai temporali attesi per il pomeriggio, aiutato anche dal clima belga: temperature gradevoli, qualche spruzzata di pioggia, variabilità continua e vento fresco. Sono andato così bene che ho saputo che Wout Van Aert si è preso una divisa ciclistica uguale alla mia.

Lentitudine

Ciao cara, non vorrei deluderti, ma mi sa che se scendi e vai da sola arrivi prima.

Can che abbaia...

Can che abbaia non morde, si diceva una volta. Invece questi due oltre ad abbaiare ed inseguirmi, con il rischio di finirmi tra le ruote, hanno pure morso. Ma sempre meglio un buco sulla caviglia che sui copertoni nuovi appena montati.

Sprint di Farra d'Alpago

Ottima soddisfazione sulla distanza sprint a Farra d'Alpago, dove ho chiuso 10° (su 97) di categoria, a soli due minuti dal podio. Qualcuno storcerà il naso dicendo che la pedalata di ieri (140km x 2000D+, 5 ore e mezza in sella, con le salite di Piancavallo e il passo Sant'Osvaldo in Val Cellina) mi ha precluso la possibilità di un piazzamento migliore, ma la realtà è che ho nuotato 2 minuti e mezzo più lento del terzo classificato, quindi nessuna recriminazione da parte mia.

Doping

Da quando ho svuotato la mia borraccia della bicicletta sotto ai girasoli, questi non smettono più di crescere-

Al cospetto delle dolomiti

Sulle stesse strade dello scorso anno (leggi qui), al confine tra Veneto e Trentino, in compagnia di David e Gian Giorgio. Il cielo coperto ha tolto qualcosa al panorama, ma ha consentito di pedalare a ritmo più intenso senza soffrire il caldo, con nel finale la rampa in porfido che porta al centro storico di Feltre (arrivo della GF Sportful), perchè sarebbe stato un peccato completare il giro appena sotto i 3000 metri di dislivello. Pedalata davvero piacevole.

Scarpe da running

E' sempre difficile trovare le scarpe perfette per la corsa a piedi, ma tre sono i requisiti fondamentali ed imprescindibili che devono avere: essere comode, essere rosse, ed essere in offerta.

Triathlon Olimpico Brasimone

Si torna a gareggiare nella distanza olimpica, sul lago di Brasimone (BO): nuoto modesto, ma decisamente meno disastroso di quanto mi sarei aspettato, in un bel contesto; c'è poco da fare, il lago con le montagne intorno è sempre un gran bel spettacolo. Frazione ciclistica con una lunga discesa pedalabile fino al lago di Suviana, per poi tornare a Brasimone con 15km di salita, mai dura, ma sempre di salita si tratta. Per me una buona frazione, tenendomi anche del margine per la corsa, che invece si è rivelata più ostica del previsto. Un paio di rampe davvero impegnative ed un continuo saliscendi, combinate con il caldo e la stanchezza, mi hanno fatto finire la gara davvero esausto. Alla fine 9°/48 di categoria, precisando che se anche avessi corso al massimo delle possibilità avrei guadagnato solo un paio di posizioni; ma la cosa fondamentale è stata la sfida con i compagni di squadra sulla frazione ciclistica: li la mia birra me la sono portata a casa.

Caffè

Se metto la polvere del caffè nella moka, perchè quando gorgoglia sollevo sempre il coperchio ? cosa spero di trovarci, la pozione magica di Asterix ?

Sono una frana

A volte come atleta mi sento proprio una frana, altre lo sono davvero. 

Pronti a tutto

Da qualche parte avevo letto una frase che diceva più o meno che non esistono situazioni difficili, ma solo gente impreparata. Ecco, io sono pronto a tutto.