Chiusura dell'anno ciclistico con 7862 km e 121.000 metri di dislivello, di cui circa 1500 con la bici da triathlon e 350 con quella di ciclocross. A questo vanno aggiunti 894 km percorsi a piedi (passo medio dell'intera stagione 4.35 min/km) e circa 160 km a nuoto. Resteranno nella memoria sportiva la ciclo-vacanza in Svizzera, il debutto nella distanza lunga di triathlon ed una stagione di ciclocross davvero sopra le mie aspettative.
martedì 31 dicembre 2013
Fine anno con il botto
Gara sul percorso dei mondiali 2008 a Lovadina (TV), circuito caratterizzato da una ripidissima rampa e da un paio di settori particolarmente paludosi. Partenza in salita dove mi piazzo a centro gruppo e reggo il primo giro a rimi folli, guadagnando parecchio nella corsa in salita. Poi mi si rompe la molla di un pedale, ma proseguo nonostante qualche difficoltà nei passaggi più tecnici fino alla conclusione del terzo giro, quando in una pozza le ruote si riempiono di fango per poi ricoprirsi di ghiaia nel rettilineo di arrivo. Qui purtroppo un sasso salta in mezzo alla catena che si blocca di colpo facendo saltare il forcellino (e due!) e costringendomi al ritiro. La rabbia aumenta ancora quando, scorrendo la classifica finale, mi rendo conto che ero in lotta per la 15° posizione, risultato eccellente per i miei standard.
venerdì 20 dicembre 2013
Frankenstein Junior
Allenamento in pausa pranzo su e giù per le dune che fungono da isolamento acustico all'autostrada. Dopo mezz'oretta sento rumori sinistri provenire dal cambio, passano pochi secondi e si rompe tutto: forcellino, catena, cavo del cambio e deragliatore. Mi trovo in un parco a 6 km da casa, non farei in tempo a tornare a piedi e sono costretto a chiedere soccorso a Carla che mi viene a prendere in auto mentre raggiungo la statale bici in spalla. Mentre aspetto rifletto che, oltre ai danni ho perso pure l'allenamento, ma che potrebbe andare peggio, "potrebbe piovere", come da storica citazione di Frankenstein Junior. E le prime gocce cominciano a fare rumore sul casco.
giovedì 19 dicembre 2013
Regole e sacrifici
Ci sono voluti due anni di prove e tentativi per raggiungere questo risultato: niente caffè pomeridiano, cena leggera e senza abusare nelle quantità, con poco vino (o birra) e superalcolici decisamente vietati, niente latte con i biscotti o altri spuntini prima di andare a letto. Se fosse un sacrificio per migliorare le prestazioni atletiche non lo farei di certo, ma si tratta di una procedura necessaria per dormire bene nel periodo invernale. Perchè, nonostante la finestra aperta ed una stanza con 14 °C, a dormire sotto il piumone, se non seguo scrupolosamente quanto sopra descritto, mi risveglio nel cuore della notte completamente sudato.
domenica 15 dicembre 2013
A piccoli passi
Splendido percorso a Fanzolo di Vedelago, 6a tappa del giro d'italia di ciclocross. Tre lunghi rettilinei, rispettivamente in ghiaino, in erba, ed in asfalto dove dar sfogo a tutta la propria potenza. Una lunga sequenza di anse ampie sull'erba, dove occorreva pedalare anche in curva per non perdere aderenza e velocità. Due serie di tornanti su un campo di pannocchie e su un campo pieno di pietre dove lasciar scorrere la bici. Un fossato dal quale si usciva con una bella scalinata, fossi da saltare, una collinetta da scavalcare ed una serie di 4 dossi stile motocross. Se da una parte non ho particolari doti dall'altra non ho gravi lacune e mi sono difeso bene (29° su 46 al traguardo), mi sono divertito un sacco con la solita gara in progressione, con veri e propri corpo a corpo con atleti che solo un mese fa vedevo solo nella classifica finale. A piccoli passi ma in continuo miglioramento.
venerdì 13 dicembre 2013
Tecnica di ciclocross
Anche oggi pausa pranzo dedicata all'allenamento di ciclocross, con lo scopo di migliorare la tecnica. E rivedendo la foto di domenica scorsa ad Oderzo direi che passi avanti li sto facendo, visto che due anni fa questo fosso lo attraversavo a piedi.
martedì 10 dicembre 2013
La virata
Acqua nel naso, disorientamento generale, appannamento della vista, perdita di lucidità: no, non hanno cercato di affogarmi, ho solo cominciato ad imparare come si fa la virata a stile. E la cosa un poco mi preoccupa, perchè sto uscendo dalla fase "mi trascino in acqua" per diventare un "nuotatore scarso".
domenica 8 dicembre 2013
Ciclocross del Ponte (Oderzo)
A parte un paio di tornanti il fondo è molto veloce, occorre far scorrere la bici e frenare il meno possibile anche in curva. Oggi ho provato a tenere le gomme un poco più sgonfie e giro dopo giro prendo sempre più confidenza, mi sento bene ed in alcuni tratti sono anche molto veloce. A metà gara mi avvicino ad un gruppetto di 5 corridori, mi spremo al massimo fino alla fine ma non riesco a rientrare, chiudendo 29° su 36. La posizione in classifica non cambia molto, ma ad ogni gara continua a ridursi il distacco da chi mi precede. Bene così.
Rulli
Ho sempre fatto fatica, molta fatica, a pedalare sui rulli. E' snervante non vedere il paesaggio che ti scorre intorno, si suda tantissimo e lo sforzo non ha nulla a che vedere rispetto a quando si corre in strada. Devo dire però, che prima delle gare di ciclocross, soprattutto quando le temperature sono prossime allo zero, una mezz'oretta sui rulli fa scaldare i muscoli e porta il cuore a regime senza prendere troppo freddo o consumare troppe energie.
sabato 7 dicembre 2013
Colpo grosso
venerdì 6 dicembre 2013
Nelson Mandela
La nostra gloria più grande non sta nel non cadere mai, ma nel risollevarci ogni volta che cadiamo.
Un vincitore è solo un sognatore che non si è arreso.
Sembra sempre impossibile, finché non viene fatto.
Nelson Mandela, 1918-2013
giovedì 5 dicembre 2013
Il fascino del Monte Grappa
Piccole e grandi imprese ciclistiche sulle sue salite, asprezza e siccità estiva contrapposte al freddo, al vento ed alla neve dell'inverno, fatica e sudore, le sue malghe ed i suoi pascoli, i monumenti e le trincee cariche di storia. Il fascino del Monte Grappa mi stupisce sempre.
domenica 1 dicembre 2013
"Ciao Armando", ciclocross a Silvelle (PD)
Appuntamento a Silvelle per una tappa del Giro d’Italia di ciclocross con rettilinei compatti con fondo sconnesso dove serve tanta agilità, curve strette e scivolose da affrontare con ottima tecnica, nessun ostacolo che costringa a scendere dalla bici: insomma un percorso completamente contrario alle mie caratteristiche. Riesco a scaldarmi bene e prendere subito un buon ritmo, il che si traduce, vista l’affluenza di amatori in questa manifestazione, nell’avere sempre qualcuno da controllare per cercare di raggiungerlo. Giro dopo giro prendo sempre più confidenza, divertendomi parecchio in duelli all’ultimo colpo di pedale. Al suono della campana vedo due avversari in fondo al rettilineo finale: il primo lo raggiungo a metà giro, il secondo mi sta sempre avanti di una ventina di metri ed occorre una volata di 200 metri nel tratto asfaltato per mettergli le ruote davanti prima di accasciarmi esausto sul manubrio. Oggi il 33° posto (su 48 arrivati) me lo sono dovuto sudare.
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