Ironlake Medio del Mugello

L'acqua non è pulitissima, ma nuotare nel lago calmo è sempre piacevole; riesco a fare tutta la frazione nel gruppo, faticando meno del previsto  ma mantenendo un buon passo. In bici scelgo l'agilità e la regolarità in salita per risparmiare le gambe e spingere a fondo nei chilometri pianeggiati dove, rispetto ad altri concorrenti, riuscivo a guadagnare parecchio. Nella seconda parte di gara resto da solo, segno che la posizione generale era davvero buona. Parto allegro nell'ultima frazione, ma dopo un'oretta le nuvole si diradano ed il sole comincia a farsi sentire. Caldo, arsura e stanchezza mi costringono a rallentare negli ultimi chilometri, ma sono in tanti a pagare il finale di gara, ed il margine conquistato finora mi permette di completare la gara 51° (su 165), abbondantemente nel primo terzo, ma con tanta fatica e tanta sofferenza.

Campionato Militare di pallavolo

Durante l'anno 1994 ero impegnato a La Spezia per il servizio militare: dopo aver vinto il torneo di pallavolo della caserma vengo selezionato per la squadra del dipartimento di La Spezia. Il torneo della Marina lo vince Venezia, ma qualche buona difesa mi porta a conquistare la maglia per la rappresentativa Nazionale. Dopo due settimane di ritiro inizia finalmente il torneo interforze, e passo dopo passo conquistiamo la finale contro l'Aeronautica; siamo al match point ed io non sono mai sceso in campo in tutto il torneo, ma proprio in questo momento entro al posto del palleggiatore. Battuta nostra, ricezione, alzata, palleggio e la schiacciata dell'avversario si infrange contro il mio muro; sembra fatta ma in qualche goffa maniera riescono a ributtare il pallone nel nostro campo. Il bagher è perfetto, ma non c'è più il palleggiatore ! Mi improvviso nel fondamentale in cui sono più negato e metto il pallone perfetto allo schiacciatore che mette a terra il punto della vittoria. Campione Italiano Militare 1994. Da qualche parte devo avere ancora la medaglia.

Irondelta, Triathlon medio Volano (FE)

Il tuffo nell'acqua gelida è uno shock, ma già dopo poche bracciate i problemi sono superati e si fila via  spediti: nuoto fluido e regolare, senza affanni ed alla fine il tempo si rivela molto più basso di quel che potessi aspettarmi (195° su 342). Dopo pochi chilometri in bicicletta mi muore il computer e perdo tutti i riferimenti anche per colpa del vento che aumenta in continuazione. Sento le gambe pesanti, ho la sensazione di spingere forte, eppure continuo a subire sorpassi, così mi intestardisco per cercare di aumentare ancora. Alla fine verrà fuori un'ottima frazione (130°/342) ma sono parecchio stanco ed appesantito. Probabilmente se si fosse corsa la mezza maratona sull'asfalto e sotto il sole mi sarei dovuto fermare, ma i profumi ed il fondo morbido della pineta, ed una buona forza di volontà, mi hanno fatto tener duro fino all'arrivo con il 198° tempo di frazione, 168° assoluto al traguardo. Le gambe al limite dei crampi e così pesanti non le ricordavo da parecchio, ed alla fine il limite massimo delle cinque ore di gara è stato raggiunto, anche se per soli 6 secondi.

Tra una settimana si comincia

Tra una settimana la prima gara stagionale di triathlon; gli allenamenti specifici sono stati pochissimi, nel nuoto sono parecchio indietro, non mi sono nemmeno avvicinato ai 21 km a piedi, ma almeno un test con le prolunghe montate sulla bici andava fatto. Nonostante tutto so che mi divertirò.

Frasi Celebri

Bisogna fare della propria vita come si fa un'opera d'arte.

Gabriele D'Annunzio, 1892