Statistiche 2022

Ciclismo 12.129 km (157.325 m D+)

Corsa 798 km

Nuoto 240 km

Giro del Veneto Ciclocross 2022

Anche per quest'anno si è concluso il circuito del Giro del Veneto di ciclocross: ho fatto alcune buone gare, in altre sono stato meno brillante, ma nel complesso l'impegno non è mai mancato. Chiudo 6° su 40 in classifica generale, consapevole di non essere mai stato vicino a chi mi precedeva, ma qualche piccola soddisfazione qua e la sono riuscito a togliermela. Ambiente fantastico, ci si conosce tutti, si scherza, si ride, si chiacchera, ed anche in gara c'è sempre stata correttezza e rispetto. Restano ancora alcune gare, campionato italiano in primis, per assaporare e godersi quanto costruito in questi tre mesi.

Giro del Veneto CX - 14 Teolo (PD)

Ultima tappa del campionato regionale a Teolo (PD): già appesantito dai pranzi natalizi, non ha certo aiutato il percorso viscido con  30 (trenta !!) curve a 180°, praticamente 30 partenze da fermo a giro. Lento (13°/21), impacciato, impigrito... e al termine della gara pranzo con mio fratello, e la sera il ritrovo di tutto il parentato per finire gli avanzi. Tre giorni interminabili.

Principiante

E' vero, non sono particolarmente performante nel nuoto, ma definirmi principiante per i miei occhialini mi pare eccessivo.

Giro del Veneto CX - 13 Sovizzo (VI)

Sulle gobbe e sui dossi artificiali che facevano sembrare la prima metà del percorso una gimcana per bmx anche quest'anno sono andato in difficoltà; ma mentre nelle edizioni passate la pioggia ed il fango avevano mascherato la cosa, oggi i  miei limiti sono risultati evidenti (9°/14), piuttosto staccato da chi mi precedeva, e al limite dal punto di vista fisico solo nel finale di gara. Così, almeno per gli ultimi 15 minuti sono riuscito a dare un senso dal punto di vista fisico alla giornata.

Frasi celebri

Da piccolo adoravo le banane, ma non avevamo i soldi, mia madre ne comprava una e la dovevo dividere con mio fratello. Una volta le ho detto: quando divento ricco mi compro un camion di banane e le mangio tutte da solo. Oggi quando vado al ristorante scelgo il meglio. Bevo vini pregiati. Ma niente supererà mai il gusto di quei pezzetti di banana.

Sinisa Mihajlovic, 2019

Canyon Inflite SL

Dopo averla sognata un anno, finalmente disponibile in fabbrica. Anzi, pure scontata, essendo l'ultimo pezzo con i colori della scorsa stagione, tra l'altro  secondo il mio gusto molto più belli di quelli attuali.

Giro del Veneto CX - 12 Crocetta del Montello (TV)

Alla fine del primo giro siamo tutti in fila indiana, uno attaccato all'altro, poi i primi 4 allungano il passo e spariscono dalla vista. Giro dopo giro recupero posizioni, fino ad arrivare ad una quindicina di secondi da Luca e Federico; vedo che tengo il loro passo e penso di accelerare, poi vedo che mancano ancora 4 giri e preferisco continuare con il mio ritmo. Negli ultimi due giri Federico crolla e lo supero, e pochi minuti dopo Luca ha un problema con la catena e riesco a mettermi nella sua scia. Nell'ultimo tratto fangoso, correndo a piedi, riesco a superarlo, ma appena inizia il rettilineo finale lui torna davanti (vedi foto). Mi accodo e tengo duro, indurisco il rapporto, parte lo sprint, e conquisto il podio per 13 centesimi di secondo. 

Giro del Veneto CX - 11 Carrè (VI)

Di nuovo in gara sulle colline di Carrè (VI), con il fondo che oggi era molto (molto !) scivoloso. La bicicletta che sembra un cavallo imbizzarrito, e a te non resta che seguirla e assecondarla nei suoi improvvisi cambi di direzione. Chiudo 9° su 15 di categoria, in rimonta dopo aver perso tempo a liberare i pignoni dalla fettuccina di plastica che mi si era aggrovigliata sulla ruota. Ma non è mica obbligatorio dire in giro che ho perso 25 secondi, posso sempre raccontare di essere stato fermo 3 minuti e che questo inconveniente mi è costato il podio.

Giro del Veneto CX - 10 Legnago (VR)

Primo weekend stagionale di pioggia, mi preparo per un percorso pesante e fangoso, ma subito dopo il riscaldamento smette di piovere ed il tracciato si asciuga e si compatta molto rapidamente; per me gara solitaria fino all'ultimo giro, senza nessuno davanti da poter raggiungere e nessuno alle spalle ad impensierirmi. Poi chi mi precede perde rapidamente terreno, mi avvicino ed in un attimo lo supero e prendo qualche metro di vantaggio, mi godo le ultime due curve ma mentre taglio il traguardo vengo  di nuovo superato di appena 10 cm, chiudendo 8° (su 13 di categoria). E' vero, sono cose che nel ciclismo, e nello sport in generale, capitano quotidianamente, ma perchè devo essere sempre io quello che fa la figura del pollo ?

Giro del Veneto CX - 9 Carrè (VI)

Arriviamo sul percorso e l'unica cosa bella sono i panorami delle Piccole Dolomiti innevate che fanno da sfondo, perchè il tracciato è su di un prato in contropendeza, con le fettucce che fanno avanti ed indietro, senza alcun passaggio tecnico. Oltretutto fa freddo e soffia un vento gelido, il che non alimenta il buonumore. Ed invece, dopo il via, cambia tutto: il percorso affrontato a ritmo gara si rivela molto impegnativo ed esigente, e da subito le gambe cominciano a bruciare per lo sforzo. Tengo ad una ventina di secondi una coppia molto più forte di me, ma non c'è proprio verso di raggiungerli: le mie gambe più di così non ne hanno, ed ogni volta che guardo il computer vedo i numeri del cardio già oltre il limite. Tengo duro fino alla fine, chiudendo 9°/14, comunque soddisfatto per aver tirato fuori ogni singola energia, al punto che l'ora di auto per tornare a casa, a stomaco vuoto, si rivela la parte più impegnativa della giornata, con lo stomaco che gorgoglia, gli occhi che vorrebbero chiudersi per la stanchezza ed i quadricipiti che non ne possono più della posizione seduta.

Giro del Veneto CX - 8 Cerea (VR)

Lo scorso anno correre a Cerea (VR) era stato peggio dello sbarco in Normandia (leggi qui), quest'anno è toccata una giornata primaverile che ha asciugato velocemente il percorso, che di prima mattina era invece bello viscido e scivoloso per la pioggia dei giorni scorsi. Dopo un paio di giri sono molto vicino ad avversari decisamente più forti di me, quindi faccio tutta la gara al limite per non staccarmi, ed effettivamente arrivo molto vicino a loro, ma sempre nella stessa zona della classifica (10°/20), completamente sfinito, esausto, tanto che mi ci vogliono una decina di minuti per riprendermi dallo sforzo. Mi sono divertito ? Si tanto. Sono contento della prestazione ? Decisamente si. Ne è valsa la pena per chiudere nella stessa zona di classifica ? Mi avvalgo della facoltà di non rispondere.

Personaggio da copertina

Passo del Rombo, ultima salita di una giornata particolarmente impegnativa (leggi qui), sono quasi in cima, le energie cominciano a scarseggiare, quando a bordo strada, soll' orlo di uno strapiombo, vedo uno stambecco. E poco dietro, in posizione altrettanto pericolosa, un fotografo che mi fa finire in copertina della rivista Cicloturismo. E non erano allucinazioni da fatica.

Lago della Stua, Feltre (BL)

Dopo una gara di ciclocross in cui ho dato tutto, anzi di più, visto che sono caduto per essere andato fuori giri ed aver perso lucidità, c'è solo un modo per recuperare velocemente. Mangiare una barretta, ed andare a pedalare un paio d'ore, in salita, fino a raggiungere il Lago della Stua, luogo suggestivo ed affascinante, incastonato tra le vette feltrine. Nonostante la stanchezza, ne è valsa davvero la pena.

Giro del Veneto CX - 7 Feltre (BL)

Di nuovo all' ippodromo di Feltre, con circuito leggermente modificato e da percorrere al contrario, in una splendida giornata primaverile. Dopo un paio di giri mi trovo da solo, a perdere terreno su chi mi precede e mantenere margine su chi mi sta dietro, così vado via regolare e pulito. Ma a due giri dalla fine vedo che sto recuperando velocemente e mi si chiude la vena, tiro fuori anche quello che non ho ed alla fine allargo troppo una curva e mi si incastra il manubrio sulla fettuccia, faccio una bella capriola, e perdo altre due posizioni per chiudere 13° su 19. Ancora non ho imparato che in gara sono sempre al limite, non ho margine ulteriore, e quando accelero ancora divento scomposto e sgraziato come un elefante in una cristalleria.

Frasi celebri

Se hai tutto sotto controllo, significa che non stai andando abbastanza veloce

Mario Andretti, pilota F1, 1980

Giro del Veneto CX - 6 Villorba (TV)

Gara veloce, molto veloce, troppo veloce (quasi 23 km/h di media), in un altro caldo pomeriggio autunnale. Come nelle ultime gare piazzamento a metà gruppo (16°/28), cuore sempre fuori soglia (169 battiti medi), spremuto come un limone. 

 

Instagram

Alla fine ho ceduto, ed ho deciso di condividere le mie foto più belle, almeno per quanto riguarda l'ambito sportivo, anche su instagram (qui). 

Giro del Veneto CX - 5 Roverchiara (VR)

Anche oggi percorso secco e polveroso, in cui tutte le curve erano ricoperte di sabbietta, ed anche in rettilineo la bicicletta mi saltellava da tutte le parti, e solo negli ultimi giri sono riuscito a tenere un passo decoroso, che mi ha permesso di divertirmi con vecchietti terribili della categoria successiva, partiti 30 secondi dopo la nostra. Si poteva fare meglio (10°/19), ma come dice il proverbio "non è sempre domenica", quindi una gara storta di martedì ci può stare.

Giro del Veneto CX - 4 Fossona (PD)

Quarta tappa del Giro del Veneto sul percorso più veloce del circuito, ieri asciutto e polveroso, senza un attimo di respiro, ma senza particolari difficoltà tecniche. Solita gara, con i più forti che scappano via subito, e anche se il distacco si fa sempre meno pesante anno dopo anno, la posizione in classifica resta sostanzialmente invariata, soprattutto quando si corre in tanti (13°/26). C'è di buono che con il passaggio nella nuova categoria corro la prima gara, e posso tornare a casa con calma, evitando così gli autovelox che mi hanno fotografato nelle ultime due edizioni, anche se solo di un paio di km/h oltre al limite. 

Gelato

Ieri giornata di riposo totale, e dopo una attenta analisi del consumo calorico, ho valutato che mi potevo permettere un gelato.

Rifugio Dal Piaz in gravel

Da Feltre (BL) raggiungo il passo Croce d'Aune (9km al 8% di media) su asfalto, per poi continuare sulla strada militare che porta fino al rifugio Dal Piaz (altri 11km al 9% di media), con i tratti meno ripidi abbastanza belli scorrevoli, ma non appena la pendenza super il 10% la strada diventa una pietraia in cui la MTB sarebbe stata decisamente più adatta. La fatica, tre forature, 3 km a piedi nel bosco, 10 km di discesa sui copertoni con entrambe le ruote bucate ed il rientro a casa con i tempi strettissimi, non cancellano la soddisfazione ed i panorami di questa splendida pedalata dolomitica. 

Giro del Veneto CX - 3 Feltre (BL)

Classica notturna a Feltre, su un percorso leggermente rinnovato, comunque sempre impegnativo e senza un attimo di respiro, anzi, in alcune rampe e scalinate occorreva andare fuori soglia per recuperare terreno, nella prima metà, e per difendere la posizione nel finale. Chiuso 8° su 15, molto contento, perche con 166 battiti medi e 175 di massimi, vuol dire che hai dato veramente tutto quello che avevi. Restano sempre quei due minuti dal gruppetto dei forti (20 secondi a giro) davvero impossibili da recuperare. Però sono stato il più veloce a cambiarmi, ed il primo ad ordinare la birra ed panino con salsiccia, cipolla, peperoni, cappuccio e salse varie.

... e sono 50

Sono così poco avvezzo ai festeggiamenti che nelle gare faccio apposta risultati modesti, per evitare l'imbarazzo delle premiazioni.

Giro del Veneto CX - 2 Venegazzù (TV)

Percorso sul Montello molto bello ed impegnativo, con salite, discese veloci, passaggi nel bosco e tanta tanta polvere. L'agriturismo che ci ha ospitato, i suoi panini con le salsicce e la birra hanno attirato parecchi corridori forti, anche da molto lontano, per cui il 10° posto (su 19) va anche oltre quanto potessi ambire oggi.

Sorgenti del Sile

Pedalata Gravel fino alle sorgenti del Sile, nel bosco dei Fontanassi (risorgive), in un ambiente veramente magico e suggestivo. Rispetto a 10 anni fa (leggi qui) ora i sentieri sono molto più marcati e varigati, e affiancati ad una fitta rete di strade sterrate ed argini che mi hanno consentito di arrivarci percorrendo pochissimo asfalto. Che poi, chissà, magari quelle stradine c'erano anche allora, ma ora pedalare con la cartina sul manubrio rende tutto più semplice. E bello.

Giro del Veneto CX - 1 Povegliano (TV)

E' cominciato il Giro del Veneto di ciclocross, con una gara ottima, tutta al limite, senza una sbavatura, 166 battiti di media, qualche bel sorpasso e tanto divertimento. Ho concluso 6° (su 9 di categoria), inseguendo il 5° solo per il primo giro, mentre i primi 4 già dopo due curve non li vedevo più. E così non mi è rimasto che battagliare con la categoria successiva, partiti 20 secondi dopo, e che mi hanno raggiunto nel secondo giro. 

E' iniziata la stagione del ciclocross

Con la gara di Cadoneghe (PD), facente parte del circuito FCI, è partita ufficialmente la stagione del ciclocross; percorso veloce, piuttosto lineare e facile dal punto di vista tecnico, ottimo per prendere confidenza con questo tipo di gare in vista del campionato ACSI che inizierà la prossima settimana. Tanta gente più forte di me (20°/35), ma anno dopo anno la distanza che mi separa dai migliori diventa un poco più contenuta. Se qualcuno cala di forma e qualcun altro smette di gareggiare, con questa progressione, superati i 70 anni, potrei anche arrivare a giocarmi qualche podio. Forse.

Frasi celebri

Voltaire un giorno ha detto che le streghe hanno smesso di esistere quando noi abbiamo smesso di bruciarle. Quindi sostanzialmente dovremmo pensare che ciò che smette di esistere è perché spesso siam noi che smettiamo di cercarlo.

Francesca Michielin, Il cuore è un organo, 2022

Salita al Piancavallo Venezia delle nevi

Oggi pedalata con David tra le dolomiti friulane e quelle bellunesi. Siamo saliti al Piancavallo per la strada Venezia delle nevi, un progetto turistico degli anni 70 rimasto abbandonato e risistemata solo in anni recenti, con un fondo asfaltato ricoperto però da parecchio brecciolino, visto che la strada è transitabile solo per pedoni e ciclisti. Da qui siamo rimasti sulla cresta fino al Cansiglio, in un mix di asfalto, cemento e strade forestali davvero molto suggestivo. Sarà stata la barretta del Lidl, ma c'erano ancora energie per salire al Monte Pizzoc (salita di mezz'ora con alcuni tratti impegnativi) ad un ritmo decisamente elevato. Divertiti, esplorato, faticato, e pazienza se siamo stati un paio d'ore in quota a 7°C, sudati e in abbigliamento estivo.

Duathlon Cross Trebaseleghe (PD)

A due passi da casa un duathlon cross, non competitivo, quindi gara amatoriale, fuori dal circuito ufficiale, ma ugualmente competitiva e con un discreto numero di partecipanti. E' stato davvero divertente tirarsi il collo correndo sull'argine del fiume o nelle stradine di campagna tra campi e pioppeti, rivedere diversi amici, festeggiare nell'ottimo ristoro finale la buona prestazione. 

Il momento più bello dell'anno

Il momento più bello dell'anno è quando, uscendo dalla doccia, si sente il primo brivido di freddo. Lo adoro, l'estate è ormai alle spalle, basta arsura ed afa, ed è il segnale che il ciclocross è alle porte.

Pizza margherita

La pizza non dovrebbe rientrare nel menu di un atleta serio, e se proprio si vuole sgarrare, sarebbe meglio concedersi solo la semplicità della classica margherita. Io sono sei mesi che ordino solo la margherita, ma solo perchè con l'età non riesco più a leggere gli ingredienti delle altre pizze.

Bruno

Ed io che pensavo di averlo staccato, in quanto non lo vedevo più al giro di boa...

Triathlon Sprint di Jesolo

A 500 metri dal traguardo mi supera Bruno, mio compagno di squadra, e nonostante io sia già al limite accelero e mi accodo; reggo il suo ritmo per 300 metri, poi mi stacco e arrivo al traguardo 5 secondi dopo di lui. "Basta solo che tu non sia arrivato terzo lasciandomi giù dal podio, tutte la altre posizioni, prima e dopo, vanno bene, perchè abbiamo dato davvero tutto", gli dico ridendo. Alla fine lui è primo, io secondo, e siamo davvero felicissimi entrambi. 

Pausa pranzo in compagnia

Pausa pranzo con Vanny, pedalando per 45 minuti a 38,6 km/h di media, riscaldamento compreso. Beati quelli che lavorano con orario continuato.

Testa sulle nuvole

A volte pedalare sulle dolomiti è una esperienza cosi piacevole che ti sembra di stare con la testa sulle nuvole, altre sfiora il mistico e ti ritrovi sopra le nuvole stesse.

Frasi celebri

Il bene evapora e il male intossica, è solo nell’agrodolce che i sentimenti veri si conservano.

Massimo Gramellini, 2022

Gita in Alpago

Gita in compagnia tra i monti dell'Alpago, chiacchierando e divertendosi, ma anche faticando più del solito, per non fare brutta figura con gli amici. Alla fine tutti a casa di Sandro per birra e patatine, una splendida carbonara accompagnata dal prosecco, involtini e dolce di ricotta e noci. In queste situazioni, la mia prima salita a Malga Mezzomiglio (che bella, che dura !) passa in secondo piano.

Monte Grappa da Valle San Liberale

Non affrontavo questo versante da 9 anni, e non ricordavo quanto estreme fossero le pendenze nel tratto centrale (due chilometri a ridosso del 20%); per fortuna la stanchezza accumulata nei giorni scorsi mi ha fatto tenere il cuore basso, perchè le gambe bruciavano ma la sensazione di fatica è risultata un poco meno intensa del previsto.

Finalmente un clandestino

Il triathlon clandestino nasce come un allenamento mattutino organizzato dalla nostra piscina, che però aveva raggiunto una quindicina di partecipanti di diverse squadre, ed il livello di agonismo era salito fino a farla diventare una vera gara, appunto clandestina rispetto alle regole della federazione. Solo oggi siamo riusciti a trovarci in cinque, e per la prima volta si è svolto in modalità allenamento, soprattutto per il sottoscritto, in quanto le mie gambe non avevano ancora smaltito i 3000 metri di dislivello di ieri.

Panoramica delle vette

La panoramica delle vette è una strada sterrata, sostanzialmente pianeggiante, che collega le due strade che salgono al monte Crostis. Dai suoi (quasi) 2000 metri di altitudine si possono ammirare tutte le altre montagne della Carnia, regalando uno spettacolo veramente pari a pochi altri. Il più noto è il versante da Comeglians, ma anche salire da Ravascletto risulta decisamente impegnativo, con i suoi dieci chilometri ad una pendenza media che sfiora il 10%. Che poi, a dirla tutta, nessuna salita può essere considerata facile quando si ha appena scalato lo Zoncolan.

 

Lago di Calaita

E' vero, i tre chilometri finali sono davvero molto impegnativi, da affrontare fuori soglia, con il cuore che batte impazzito ed i muscoli delle gambe che fanno male, ma una volta giunti in riva al lago la fatica scompare immediatamente.

Le Pale di San Martino di Castrozza

Con le temperature più che gradevoli le gambe hanno ripreso a girare pimpanti, i quadricipiti si gonfiano spingendo sui pedali, l'acqua fresca delle fontane serve solo a dissetarsi e non è più una necessità di sopravvivenza; è decisamente un altro sport, ed il traffico dei vacanzieri sui passi dolomitici in tarda mattinata (oggi Cereda, Aurine, Valles e Rolle) passa in secondo piano. 

In solitaria sul Monte Grappa (da Seren)

E a distanza di una settimana è la volta del versante di Seren del Grappa, con i suoi strappi sopra al 20%, che in realtà si son fatti sentire meno del previsto grazie ad un giornata con temperature finalmente gradevoli. Ai piedi della salita David ha scelto l'altro versante e ci siamo ritrovati in cima, ma del resto indossavo la divisa di Thomas De Gent, non è che potevo pedalare in compagnia troppo a lungo. 

Monte Grappa da Caupo

Quest'anno avevo già scalato i versanti di Romano, Semonzo (2) e Cismon, così son salito al Monte Grappa da Caupo con la speranza che il versante nord fosse più all'ombra e meno torrido, ma non è servito a nulla. Gambe pesanti, cuore che non sale, acqua da dover gestire per l'assenza di fontane, hanno reso queste due ore di salita ancora più impegnative. Aggiungiamo un raggio rotto, una guaina del cambio da cambiare e le pastiglie dei freni che fischiavano in discesa. Ma sono ottimista, guardo le cose positive, che oggi sono state:

Ridley Noah Fast

Ridley Noah Fast del 2019. E naturalmente ho già ordinato il completo della squadra Lotto Soudal in cui milita Thomas De Gent.

Debutto sulle dolomiti

Dopo un giretto di rodaggio fatto ieri subito un bel giro con 3000 metri di dislivello, per testare a fondo la nuova Ridley. Certo però che, per la foto di debutto, almeno potevo prendere due borracce uguali.

... e freddo

E mentre qui si soffoca, Carla e le sue amiche camminano verso Santiago de Compostela in maniche lunghe. Non solo, la sera dicono di avere freddo perchè non hanno nulla di pesante da indossare. 

Arsura...

Passi il tendine di Achille che continua a farsi sentire quando sforzo, ma sono il caldo e l'arsura di questa torrida estate che non mi consentono di forzare; i numeri dicono che non vado oltre al 60/70% delle mie possibilità, ma la fatica percepita è pari al 100% ed il recupero è sempre lento ed incompleto. Ma quando tornerà il fresco mi sembrerà di volare.

Valcava e Selvino con 38 °C

Due anni fa scalando l'Alpe d'Huez ed il Lautaret (leggi qui), lo scorso anno in Toscana sul passo del Vestito (leggi qui), quest'anno ho scelto di soffrire il caldo e l'arsura nelle valli bergamasche. Ho possibilità di iniziare a pedalare solo a mezzogiorno, l'asfalto è rovente e non c'è un filo d'aria; la salita di Valcava, già dura di suo, scalata con queste condizioni meteo diventa una vera impresa, e non posso far altro che mettermi in difesa e puntare solo ad arrivare in cima. Fontane non se ne trovano, e posso riempire le borracce solo nei cimiteri, e chissà se è stata l'Ave Maria recitata a farmi trovare ombra nei tre chilometri più impegnativi, con pendenze intorno al 15%. Il Selvino da nord è decisamente meno ripido, con qualche passaggio decisamente soddisfacente dal punto di vista paesaggistico, e fortunatamente con un altro bel cimitero posto a metà salita.

Scarse prestazioni

Il caldo di questa estate pregiudica le prestazioni e si dilatano i tempi delle salite: perchè sotto sforzo sembra che non arrivi aria i polmoni, perchè si è costretti a fermarsi spesso a riempire le borracce, ma più di tutto perchè bisogna fare numerose serie di scatti fotografici in quanto le immagini sono spesso sovraesposte.

Passi Manghen e Rolle

Come è stato la scorsa settimana per il Grappa da Cismon, lo stesso vale per il passo Manghen: più affronti una salita impegnativa e più ti sembra fac... ehm, no, diciamo che, temendola, la affronti con prudenza e non arrivi in cima completamente esausto. L'ultima ora, pianeggiante, un intenso vento contrario mi ha costretto ad una sosta al bar per una coca cola, ma era solo una sfizio, non stavo mica raschiando il fondo del barile, lo giuro.

Monte Grappa da Cismon / Valsugana

Salita al Monte Grappa dal versante di Cismon, ovvero dalla Valsugana, con partenza prestissimo per evitare la calura di queste settimane. Come tutte le salite impegnative più volte vengono affrontate e meno paura fanno, ed anche i 20 km controvento in Valsugana (affrontati in solitudine) sono stati meno difficoltosi del previsto. La vera fatica di giornata è stata farsi una foto decente nella penombra del Ponte Vecchio di Bassano.