Quest'anno avevo già scalato i versanti di Romano, Semonzo (2) e Cismon, così son salito al Monte Grappa da Caupo con la speranza che il versante nord fosse più all'ombra e meno torrido, ma non è servito a nulla. Gambe pesanti, cuore che non sale, acqua da dover gestire per l'assenza di fontane, hanno reso queste due ore di salita ancora più impegnative. Aggiungiamo un raggio rotto, una guaina del cambio da cambiare e le pastiglie dei freni che fischiavano in discesa. Ma sono ottimista, guardo le cose positive, che oggi sono state: