Di nuovo all' ippodromo di Feltre, con circuito leggermente modificato e da percorrere al contrario, in una splendida giornata primaverile. Dopo un paio di giri mi trovo da solo, a perdere terreno su chi mi precede e mantenere margine su chi mi sta dietro, così vado via regolare e pulito. Ma a due giri dalla fine vedo che sto recuperando velocemente e mi si chiude la vena, tiro fuori anche quello che non ho ed alla fine allargo troppo una curva e mi si incastra il manubrio sulla fettuccia, faccio una bella capriola, e perdo altre due posizioni per chiudere 13° su 19. Ancora non ho imparato che in gara sono sempre al limite, non ho margine ulteriore, e quando accelero ancora divento scomposto e sgraziato come un elefante in una cristalleria.