Ruote nuove con il mozzo posteriore che scricchiola: basta aprirlo ed ingrassarlo per risolvere il problema. Facile, no ? No ! Il mozzo è costituito da un asse di alluminio in cui i vari componenti sono chiusi da due dadi alle estremità, basta svitarli per procedere con la manutenzione; normalmente l'asse di alluminio è cavo con una sezione esagonale, basta inserire una brugola per tenerlo bloccato mentre si svitano i dadi. E se i cinesi avessero fatto la sezione interna rotonda, come lo si sblocca ? Fermandolo con la pinza si rovina (l'alluminio è molto morbido), altri tentativi con le mani, con cuscinetto di gomma, etc. sono andati a vuoto. Dopo giorni di tentativi ho filettato la parte interna, ci ho messo una vite a sezione esagonale che ho utilizzato per fissare il mozzo con una chiave inglese riuscendo così a bloccare l'asse, svitare il dado, ingrassare e risolvere il problema. Troppo complicato ? Non ci avete capito nulla ? La faccio semplice: sono un genio.
giovedì 30 luglio 2015
lunedì 27 luglio 2015
Frasi celebri
Per essere felice devi inseguire i tuoi sogni, non quelli degli altri.
Alex Zanardi, 2015
Alex Zanardi, 2015
venerdì 24 luglio 2015
Sagra del pomodoro 2015
Sapevo in partenza che la prestazione dello scorso anno sarebbe stata inavvicinabile, ma alla fine ho pagato solo un minuto e mezzo in più (9 km campestri, passo medio 4.13 min/km), e sebbene questo mi sia costato 32 posizioni ho conquistato comunque una bottiglia di vino ed un paio di calzini. Dopo la corsa due birre medie chiaccherando con gli amici, ed a seguire la vera difficoltà di giornata: percorrere 800 metri per tornare a casa in bici, all'imbrunire, leggermente brillo.
giovedì 23 luglio 2015
Caronte
Si, lo so che tu stai facendo il tuo lavoro cui non puoi rinunciare, ma adesso hai veramente rotto le palle ! Concludi in fretta, vattene e non tornare mai più. L'unica cosa positiva di queste tre settimane infernali è che, quando l'estate tornerà normale, con 30/32 gradi di temperatura ci sembrerà quasi freschino.
domenica 19 luglio 2015
Che spettacolo il Dolomiti Triathlon
Che spettacolo nuotare in un lago alpino, ammirando le montagne intorno ad ogni respirazione, sentendo il pubblico applaudire mentre si esce dall'acqua; poi in sella con un paio di chilometri pianeggianti per scaldare le gambe e subito su in salita, 1650 metri di dislivello in 42 km, passando dal fondo valle al bosco, dai panorami sulla vallata ai prati, dai pascoli al passo Giau incastonato tra le cime dolomitiche. Corsa nei boschi intorno a Cortina su continui saliscendi sterrati, quindi gli ultimi chilometri sulla pista ciclabile per arrivare in centro tra due ali di folla. Fosse per me la ripeterei ogni settimana.
giovedì 16 luglio 2015
Che cotta
Effettivamente non è stata una buona idea pedalare in pausa pranza; certo il termometro avrà un poco esagerato, ma dopo un avvio pimpante mi sono trascinato a casa faticando a tenere i 20 km/h di media. Mai presa una cotta del genere.
martedì 14 luglio 2015
lunedì 13 luglio 2015
Pedalare a Minorca
Splendide piste ciclabili nella litoranea, poche strade ma con traffico sempre limitato, continui saliscendi, perfino una salita al centro dell'isola (altitudine massima 347 m). Il poco che ho visto in sella mi ha comunque lasciato intuire che nelle mezze stagioni pedalare qui deve essere uno spettacolo.
domenica 12 luglio 2015
Nuotare a Minorca
Settimana di ferie con la famiglia alle isole Baleari, precisamente a Minorca, spratana e semplice, ma bellissima proprio per questo. Ogni giorno in una spiaggia diversa, alcune strette e lunghe come piccoli fiordi, altre molto ampie ma sempre con mare limpidissimo; devo dire che ho allenato molto la tecnica negli aspetti più diversi, nuotando tra onde, avendo delle boe di riferimento per la traiettoria, superando tratti di mare piuttosto oscuri, etc. Devo dire però che non ho badato molto all'aspetto presatazionale, ma difficile concentrarsi su quello quando vedi la tua ombra scorrere nella sabbia qualche metro sotto di te.
giovedì 2 luglio 2015
Delusione sul Monte Grappa
No, non è stato il fastidio di pedalare al buio, illuminati solo dalla luna piena e dai fanali montati sulle nostre biciclette, e nemmeno colpa del silenzio e del senso di solitudine che ci hanno accompagnato in questa salita. Certo le cicale davano fastidio, così come le lucciole a bordo strada ogni tanto ci distraevano, peggio ancora i campanacci delle mucche al pascolo o la strada sporca dei loro escrementi, ma anche qui abbiamo sopportato. In cima era abbastanza fresco, ma non è stata nemmeno colpa di qualche brivido in discesa. La vera delusione è stata quando, arrivati in birreria a mezzanotte, ci hanno detto che la cucina era chiusa.
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