Io vado come un orologio, con tempi fotocopia tra un giro e l'altro, e solo nella prima tornata prendo quasi un minuto dal gruppo principale. Ora, capisco i 5 o 6 fenomeni che comunque non raggiungerò mai, ma come facciano altri a darmi un tale distacco non me lo so proprio spiegare. Nei lunghi filari di vigne è facile prendere dei riferimenti e vedo che comincio a recuperare una manciata di secondi a passaggio su un bel gruppetto. La gara finisce dopo sette giri quando sono a soli 10 secondi da un terzetto che avrebbe trasformato una buona prestazione (11° su 15) in un ottimo risultato; non mi resta che consolarmi con hamburger e birra.