Dopo più di un mese di corsa solo nei campi sono tornato a farlo sull'asfalto, naturalmente sempre rispettando le regole del lockdown. Che belle sensazioni sentire l'appoggio perfetto del piede, la caviglia che spinge bene, sembrava quasi di rimbalzare ad ogni falcata tanto mi sentivo leggero. Ma, non lo nascondo, la soddisfazione più grande è stata quando ho guardato il cronometro e finalmente ho rivisto tempi decenti. Altro che predisposizione genetica, altura o correre a piedi scalzi, ecco spiegato il vero segreto dei keniani.