La nebbia che riduce la visibilità, umidità che ti inzuppa i vestiti e ti penetra fino alle ossa, freddo che toglie sensibilità alle mani e paralizza la faccia. Eppure, spostandosi di pochi chilometri ed alzandosi di quota di una cinquantina di metri, le cose cambiano radicalmente: il sole risplende, la temperatura sale di una decina di gradi e pedalare non è più follia di pochi fanatici. Ammirando la coltre che ricopre tutta la pianura ripenso a quanto è bello pedalare in salita anche nella stagione invernale, anche se so già che in discesa ci sarà da soffrire.