Trentasei gradi centigradi senza un filo di vento, pochissima ombra, intorno a noi solo sterpaglie bruciate dal sole, gola arida e la sensazione che non arrivi aria ai polmoni. No, non è l'ambientazione di uno scontro nel far west, ma la frazione di corsa del campionato italiano di triathlon olimpico. Non avendo ambizioni di classifica dopo 3 km ho rallentato il passo, cercando solo di chiudere la gara decorosamente, perchè davvero il mio fisico era al limite della sopportazione; e non ho nemmeno alcun rammarico, perchè chiudere 23° su 91 oppure 18° (posizione virtuale se fossi riuscito a correre come mi ero prefisso), cambia davvero poco. Restano un nuoto dignitoso ed una buona frazione ciclistica.