Nuova bicicletta da collaudare, e visto che all'anagrafe è stata registrata come Venere, il battesimo doveva essere di quelli importanti. Si prevede una giornata splendida, ma fino a 1000 metri di altitudine, io David e Graziano pedaliamo nell'umidità, nel freddo e nella nebbia, rischiando anche di cadere in alcuni tratti ghiacciati. Improvvisamente usciamo dalle nuvole e restiamo incantati dallo spettacolo: sotto di noi un mare di panna montata, alla nostra altezza prati ancora privi dei colori estivi ma ugualmente suggestivi, sopra le nostre teste la cima innevata del Monte Sacro. Siamo a metà Gennaio, non ci interessano le prestazioni, così abbiamo tutto il tempo di goderci il panorama del Monte Grappa riscaldato da uno splendido sole, al punto che in vetta si sta meglio all'aperto che dentro al rifugio. Anche la discesa non crea complicazioni, nonostante le nuvole si siano dissolte in basso è ancora freschetto; la soddisfazione di non aver perso pezzi per strada è minima rispetto alle gioie della scalata odierna.