Io non c’entro nulla con questi qui, rifletto scaricando la bici dalla macchina, mentre osservo intorno a me fisici scolpiti e bici stratosferiche; certo la distanza ad inizio stagione presuppone che partecipi gente preparata, ma speravo in qualche impavido disposto a trascinarsi sul percorso per rendere meno traumatica un’eventuale crisi di autostima. Il tuffo in mare è uno shock, l’acqua è freddissima e il mare un poco mosso, e soprattutto nuotando controcorrente si fatica parecchio, mentre ritornando verso la spiaggia si sente decisa la spinta delle onde, il tutto da ripetere due volte. Nuoto rilassato cercando di risparmiare energie, uscendo dall’acqua 121° su 148, non male per me, visto anche il livello dei partecipanti. La frazione ciclistica è complicata dal vento, che sembra aumentare quando ti soffia in faccia per poi calare quando potrebbe darti una mano; nella fase centrale resto per quasi un’ora solo e privo di punti di riferimento (gara no draft, con scia vietata, ma vedere qualcuno davanti porta sempre nuove energie per cercare di raggiungerlo). In totale recupero 50 posizioni chiudendo a 34,5 di media : speravo qualcosa meglio ma il meteo non ha aiutato. Quindi si corre nel bosco e riesco a difendermi discretamente per chiudere la gara in 62 posizione (su 148, 16° di categoria) in 4 ore e 32 minuti; è vero che per un errore si sono persi 4 km a piedi, ma sarei rimasto abbondantemente sotto le 5 ore, obbiettivo che mi ero posto ma non ero assolutamente certo di raggiungere. Io non c’entro nulla con questi qui, mi ripeto mentre mangio taralli affogati nella nutella insieme ad una razione doppia di pasta al pomodoro.