Percorso collinare duro già per se stesso, accompagnato da una leggera pioggia è diventato ancora più massacrante. Con le gomme più sgonfie del solito mi sono destreggiato bene nelle curve ampie e scivolose, ho superato di slancio le salite più brevi e nei tratti più pedalabili spingevo con forza. Qualche limite nelle discese veloci, soprattutto nei cambi di direzione, ma niente di disastroso. Ho superato anche diversi concorrenti delle categorie più giovani, oltretutto partiti qualche secondo prima di noi, ma il risultato resta modesto (15°/19). E qualche crampo nella rampa più dura dell'ultimo giro testimonia che fisicamente ho dato tutto quanto potevo, ma il mese al rallentatore per rimettermi dall'infortunio al polpaccio ha inevitabilmente fatto scemare la mia condizione fisica.