La soddisfazione più bella è che sono ritornato a correre a piedi dopo un mese: qualche scatto in fase di riscaldamento per verificare la tenuta del polpaccio, non ancora guarito completamente, per poi sfruttare la corsa a piedi nel fango appiccicoso del campo di mais. E, nonostante la fatica degli ultimi giri causata dalla mancanza di allenamento specifico, la prova è stata superata. Bene anche il ritmo gara, con una buona guida dal punto di vista tecnico ed ottima condizione atletica. Il distacco da chi mi precede si è ridotto di molto in questa stagione, non la mia frequentazione dei bassifondi della classifica (18° su 24).