giovedì 22 ottobre 2020

Sogni e realtà, testa e cuore

Il triathlon richiama strade lisce ed asfaltate, la precisione millimetrica nella scelta del telaio da cronometro, trovare la giusta inclinazione delle prolunghe, le scarpe di una certa categoria, garmin, dati, analisi delle prestazioni, allenamenti mirati. Tutto preciso e calibrato, progressioni leggere e costanti, impegno e dedizione, testa e cervello. Ed effettivamente anno dopo anno sono migliorato tanto, al punto da togliermi anche qualche soddisfazione inaspettata. Ma il mio cuore è sporco, più che un bolide da corsa sono un trattore che annaspa nel fango, pietre scivolose, nebbia e pioggia, freddo e vento. Il mio cuore è ciclocross. Allenamenti a caso, improvvisazione dei percorsi, birra a fine gara, goliardia. Ovviamente con risultati scadenti. Insomma: sogno di inseguire farfalle correndo a piedi nudi nel prato, mentre sono un asinello che tira l'aratro in un capo arido. Ma sono felice così.