Gara ciclistica in circuito sotto casa, cui non posso assolutamente sottrarmi. Per qualche ragione misteriosa la mia categoria (50/55 anni) viene aggregata alla partenza con tutti i più giovani, e fin dalla partenza si comincia con scatti e contro scatti per cercare di andare in fuga. Ma una cosa è rientrare sui gruppetti over 50, altra è farlo su ragazzi di 25 anni, oltretutto con un paio di chilometri su strada stretta e con 5 curve a 90°, dove si procede obbligatoriamente in fila indiana. Una serie di scatti fuorigiri (1) per una buona mezzora, poi il gruppo si divide in tre tronconi, io non ne ho proprio più e mi tocca rallentare e aspettare chi mi segue. Per diversi giri siamo a 300 metri dal gruppo principale (2) ma non c'è verso di organizzare una doppia fila per rientrare: saremo in 25 ma in meno di una decina che si danno da fare, finche alziamo bandiera bianca procedendo in modo abbastanza regolare. A questo punto penso a divertirmi e cercare di chiudere il più avanti possibile in questo gruppo: a 2km dall'arrivo provo ad andarmene (3), ma il margine è ridotto per arrivare fino in fondo, rallento, recupero, e partecipo alla volata (4), dove anche chi non ha tirato un metro si gioca il 100%. Chiudo terzo di questo plotoncino: felice, stanco e soddisfatto.