Piove, ma dalle disastrose previsioni dei giorni scorsi sembra meglio del previsto, quando mi comunicano che causa vento e rischio neve sopra ai 1600, si correrà solo sul percorso ridotto (123 km). Parto tranquillo come al solito, in maniera da scaldarmi bene e non strafare, fino all'inizio della valle del Mis, dove la pioggia aumenta di intensità accompagnata da forti raffiche di vento contrario. Qui la prima scelta tattica: meglio faticare meno e stare a ruota di un gruppetto, anche se l'acqua che si solleva dalle ruote di chi mi precede mi limita parecchio la visibilità. Allo scollinamento di Forcella Franche mi rendo conto che sono salito pianino (solo 4 minuti di vantaggio rispetto allo scorso anno), ma non è certo la discesa il punto in cui cercare di recuperare.Su Forcella Aurine comincio ad accelerare, rientrando facilmente su diversi gruppetti, rifiatando un attimo, e allungare nuovamente. Ai -3km dal passo ripenso con piacere alla scorsa estate, con il caldo e l'afa, le gambe che bruciavano e Graziano che non si staccava dalla mia ruota. Adesso è però il freddo (3°C) a pungere gambe e mani, ma i guanti invernali li tengo ancora in tasca e all'asciutto, mi serviranno più avanti. Sul passo Cereda, 4 impegnativi chilometri, i primi agonizzanti che hanno forzato troppo all'inizio mi stimolano a spingere ancora, e nella successiva discesa, nonostante l'estrema prudenza, vivo 1 minuto di vero terrore a causa del vento, della pioggia fitta e della velocità che mi fanno sbandare paurosamente un paio di volte.A Fiera di Primiero rientro su un bel gruppo (30) e rifiato a ruota fino al Croce d'Aune, dove dò fondo a tutte le mie energie: non avevo il cardio ma sicuramente ero al limite ! A metà salita un bicchiere di the preso al volo e di nuovo a superare concorrenti fino al passo. Dopo un paio di tornanti della discesa il freno anteriore è talmente consumato che devo svitare il registro del cavo (in corsa) per averlo nuovamente funzionante; a Pedavena raggiungo un altro gruppetto, faccio qualche cambio in testa ma ai -4 nessuno vuole più tirare, quindi mi metto davanti e poco dopo mi trovo da solo. Insisto e vengo ripreso solo in centro a Feltre, e negli ultimi 300 metri (in salita) per raggiungere il traguardo riesco a difendere la mia posizione.Tantissima acqua, ma ero pronto ad un meteo ancora peggiore, alla fine è stato anche molto divertente.