Dopo una settimana in altura (spiaggia di Grado) ed un breve e delicato riscaldamento (40 km con la salita del Croce d'Aune) debutto nella specialità ciclistica che più si addice al mio fisico: le gare in circuito. Abituato a lunghe pedalate a ritmo costante, che ho nel fondo e nella resistenza la mia caratteristica migliore, decido di mettermi alla prova nel campionato italiano Avis a Fonzaso.Come al tour dopo 200 metri iniziano gli scatti, e le gambe già sono in sofferenza, la velocità oscilla sempre tra i 35 e i 55 all'ora, il cardiofrequenzimetro è impazzito (alla fine il 66% del tempo fuori soglia). In rettilineo, quando non ci sono scatti, si tiene una velocità sopportabile e ne approfitto per recuperare posizioni, in curva si spera solo di non cadere, quindi una frustata per riprendere velocità, che io "alleggerisco" lasciandomi sfilare verso la fine del gruppo.Dopo 6 giri dei 10 previsti i primi crampi, provo a tenere un altro giro ma alla fine, dopo poco più di un'ora, sono costretto a fermarmi, proprio non ne ho più.Bella esperienza, c'è da ragionare e restare lucidi di testa mentre il fisico viene portato allo stremo, ma era proprio quello che cercavo, una bella svegliata dopo una settimana di vacanza. Magari ripeterò l'esperienza, ma con la consapevolezza che occorrono allenamenti molto diversi rispetto ai miei abituali per prove del genere.Alle fine, poichè la pasta non era ancora pronta, ho barattato il buono pranzo con due graditissime birre !