giovedì 15 giugno 2006

Isola d'Elba

Già dalla spiaggia la vista verso il Monte Perone non poteva che attirarmi come una calamita, così dopo un paio di giorni di relax mi accingo a scalarne le pendici tenendo a memoria la sequenza delle località per evitare il rischio di perdermi. La prima parte della salita è molto dolce, e consente di ammirare da quote sempre più elevate il golfo di Marina di Campo e quello di Procchio, dalla parte opposta dell'isola. Dopo 4 chilometri la musica cambia decisamente: le pendenze diventano superiori al 10% e lo sforzo per portare verso la cima la mia storica Benotto decisamente impegnativo, visti i rapporti tutt'altro che agili di fine anni 70 (39x23). Il cuore in gola, le gambe che gridano vendetta, il manubrio che scricchiola paurosamente, pedalata dopo pedalata, metro dopo metro... quando il cambio si allenta e la catena comincia a scendere verso i rapporti più duri: indomito insisto ancora diverse centinaia di metri, ma ad un certo punto è proprio impossibile proseguire e sono costretto a ridiscendere, fermandomi da un benzinaio per serrare il dado che si era allentato.
L'indomani non posso che vendicare l'onta subita: parto meno spavaldo sapendo quel che mi aspetta ed all'inizio del tratto più duro trovo subito il ritmo giusto, sentendo la bici come un vecchio trattore diesel: lenta, pesante e ben piantata, ma che non perde un colpo ! Supero S.Pietro, quindi la torre panoramica e la vecchia chiesa del XII sec, particolari che mi erano sfuggiti il giorno prima, fino a raggiugere il punto in cui avevo mollato. 200 metri dopo passo una fontana e subito dopo la strada comincia a spianare; ancora un paio di km in falsopiano e raggiungo la vetta, maledicendomi per non avere insistito un poco nel tentativo precedente. La discesa me la godo particolarmente, ammirando il paesaggio e le splendide visuali di quest'isola verdeggiante, evitando ritmi elevati in quanto la bici mi da la sensazione di guidare un grosso camion a rimorchio, con le sue frenate lunghe e l'assoluta mancanza di agilità e di prontezza.