Continua la voglia di scoprire posti nuovi, meglio ancora se farciti da pendenze importanti. Con David e Mirko si parte del Cadore e con grande pazienza copriamo i 40 km in leggera salita fino ad arrivare a Cima Sappada; preoccupati dalla lunga galleria (4km con pendenza sfavorevole) necessaria per raggiungere Santo Stefano, decidiamo di percorrere la vecchia statale di Cima Gogna, che nonostante 25 anni di abbandono, è ancora in discrete condizioni: basta solo stare attenti a qualche buca… che, viste le dimensioni, ti potrebbe far cadere nel lago.
Da Cima Sappada parte un sentiero asfaltato che alterna dolci rettilinei a piccole serie di stretti e ripidi tornanti, sempre risalendo un torrente che diventa gradatamente di dimensioni sempre più ridotte. Alcuni scorci sono incantevoli : un mulino tra i prati, ponticelli sul Piave, vette che sovrastano la strada...
Arrivati al rifugio è molto suggestivo pensare come uno tra i fiumi più grandi d’Italia nasca da una piccola fontana !
Per la discesa scegliamo la Carnia attraversando paesini mai sentiti prima: Forni Avoltri, Comeglians, per poi risalire attraverso Prato Carnico, Pesariis, etc. fino a superare in sequenza Forcella Lavardet, Casera Razzo e Sella Ciampigotto. La discesa verso il Cadore stimola l’appetito (ciclistico) e già si cominciano a studiare nuovi percorsi in zona !
Da Cima Sappada parte un sentiero asfaltato che alterna dolci rettilinei a piccole serie di stretti e ripidi tornanti, sempre risalendo un torrente che diventa gradatamente di dimensioni sempre più ridotte. Alcuni scorci sono incantevoli : un mulino tra i prati, ponticelli sul Piave, vette che sovrastano la strada...
Arrivati al rifugio è molto suggestivo pensare come uno tra i fiumi più grandi d’Italia nasca da una piccola fontana !
Per la discesa scegliamo la Carnia attraversando paesini mai sentiti prima: Forni Avoltri, Comeglians, per poi risalire attraverso Prato Carnico, Pesariis, etc. fino a superare in sequenza Forcella Lavardet, Casera Razzo e Sella Ciampigotto. La discesa verso il Cadore stimola l’appetito (ciclistico) e già si cominciano a studiare nuovi percorsi in zona !