domenica 19 maggio 2002

Gran Fondo Nove Colli 2002

E siamo alla 29° edizione della più antica manifestazione ciclistica per amatori; già dal giorno prima si ha la sensazione di partecipare ad un evento straordinario, tale è l’organizzazione, la presentazione degli sponsor in una fiera attrezzata in riva al mare. La domenica si comincia alle 6.30 sotto una leggera pioggia, e questo scoraggia buona parte degli 8500 iscritti che si fermano subito, mentre invece il tempo reggerà decentemente fino alla fine. Il fastidio peggiore è l'acqua sollevata dall' asfalto dalle ruote di coloro che ti precedono piuttosto che quella che scende dal cielo, leggera e vaporosa come spesso viene descritta nei paesi anglosassoni, ma presto le cose si sistemeranno e si incontrerà al massimo qualche tratto di asfalto umido.
Dopo 40 km di pianura cominciano le colline: in tutto sono nove da superare, ma a differenza della manifestazione bolognese tra un colle e l'altro non vi è un solo metro di pianura, tutto sali e scendi senza respiro. Le salite principali sono belle toste, non tanto per la loro pendenza media ma per alcune rampe davvero dure (dal 12% al 18%) che si è costretti ad affrontare a tutta per non perdere contatto con il proprio gruppo. Anche le discese sono molto tecniche e difficili ma questo si rivela un vantaggio in quanto mi consentono di recuperare il tempo perso al ristoro posto in cima ad ogni colle. Nonostante la fatica gli ultimi 30 km di piano sono stati corsi, ovviamente in gruppo, a più di 45 km/h, davvero non ho idea da dove siano saltate fuori le forze per farlo.
Organizzazione meravigliosa, ristori ben piazzati ed organizzati, due ali di folla stile professionisti sui 3 colli principali tutti pronti a fare il tifo e ad applaudire, le strade presidiate dall’organizzazione che limitano all’osso il traffico automobilistico durante la manifestazione, la durezza del tracciato, tutti motivi di orgoglio per la mia prestazione, anche se la soddisfazione maggiore mi viene dall’aver superato per la prima volta la soglia dei 200 km.
(205 km in 7h.28min, media 28 km/h, 524° classificato).

mercoledì 1 maggio 2002

Gran Fondo Dieci Colli 2002

Splendida giornata di sole, la partenza avviene dai giardini Margherita nel cuore di Bologna, e se non fosse per i circa 4000 partecipanti sembrerebbe quasi di stare ai giardinetti per la scampagnata domenicale.
Il percorso è un continuo saliscendi tra i colli appenninici, un classico mangia e bevi con una alternanza di salite dolci e brevi strappi spacca gambe. Dieci in tutto le colline da superare, tutte relativamente corte, alternate ad attraversamenti in quota o a fondo valle, il tutto da affrontare a velocità sostenute ed in gruppi piuttosto numerosi venutisi a formare naturalmente a seconda delle relative capacità.
Alcune arcigne salite costringono a stringere i denti e ad intossicare i muscoli delle gambe, ma alla fine si riveleranno tutte molto brevi e superabili in pochissimi minuti, mentre più insidiose del previsto alcune discese su fondo sconnesso che portano inevitabilmente a pericolose sbandate, mentre altre discese ampie consentono di raggiungere altissime velocità (toccati i 75 km/h). I bellissimi paesaggi delle colline verdeggianti rilassano lo spirito, ma si torna subito alla realtà della gara con l’ultima rampa a pochissimi chilometri dall’arrivo, durissima, tanto che si incontrano parecchi ciclisti che la stanno superando a piedi.
Alla fine il rammarico di essere arrivato al traguardo con ancora una discreta riserva di energie, subito mitigata dal succulento ristoro finale e dalla dormita ristoratrice che mi sono concesso sul caldo prato e sotto un sole già estivo.
(150 km in 4h.40min, media 32 km/h, 516° classificato)