mercoledì 1 febbraio 2006

La salita più bella

La salita più dura ed emozionante, studiata nei dettagli per mesi. Libri, riviste, consigli di amici che ci sono già passati, tutto può andare bene per raccogliere quante più informazioni possibili. A volte il tempo di preparazione sembra talmente lungo da aspettare con ansia il momento di partire, altre vorresti ancora qualche settimana per rifletterci su, per concentrarti bene su cosa andrai ad affrontare.
Poi arriva il grande giorno, la vestizione lenta e rituale come un crociato medioevale nell'indossare la sua armatura, verifichi che tutto sia a posto anche se sai bene di aver preparato in maniera meticolosa fino al dettaglio più insignificante. Pronti via, si Parte ! Entri in un tunnel di emozioni in cui ogni gesto è vincolato da quello precedente, dove ogni azione viene naturale, la fatica e lo sforzo fisico aumentano proporzionalmente con il passare dei minuti, delle ore. E più il fisico si affatica, maggiore è lo strappo successivo, quasi ci sia una precisa volontà di spingersi oltre al proprio limite, di scoprire che non abbiamo soglie invalicabili, che la nostra mente può superare, e non di poco, i nostri limiti fisici. Poi vedi l'arrivo, senti di non avere più forze ma ormai ci sei, non puoi più mollare; un grido di rabbia e dolore a scaricare tutte le tensioni, quindi un pianto di gioia perchè ti rendi conto di aver fatto una cosa grande, unica nella sua ripetitività che dura da millenni.
Questa volta ho potuto solo partecipare da spettatore interessato, incoraggiando e sostenedo Carla con passione ed amore, ma senz'ombra di dubbio la gioia che mi è stata donata non è paragonabile con null'altro vissuto prima. Benvenuto al mondo, piccolo Diego