lunedì 31 dicembre 2012

Statistiche 2012

Un anno esagerato, oltre ogni aspettativa, non solo sotto l'aspetto ciclistico ma sportivo in generale. In totale 8633 km su strada, con il dislivello record di 156.000 metri per superare 116 differenti salite (34 quelle inedite), con il miglioramento di alcuni record di scalata che resistevano da diversi anni. A questo vanno aggiunti 48 allenamenti a piedi pari a 347 km, 37 allenamenti in piscina, 15 con la ciclocross (4 gare) ed il debutto nel triathlon con 3 gare sprint ed un'olimpico.

domenica 30 dicembre 2012

La lunga sfida

Sono stato doppiato due volte dalla medaglia di bronzo olimpica Marco Aurelio Fontana, ma in entrambi i casi non me ne sono quasi accorto tanto andava veloce. Ma la gara vera è contro gli amatori, con uno in particolare, contro il quale la sfida dura tutti gli 8 giri: lui più veloce in sella impiegava quasi un giro per recuperare quello che io guadagnavo nei 200 metri a piedi con 5 attraversamenti del fosso, dove io, bici in spalla, tenevo il ritmo anche degli Elite; a volte le gambe lunghe possono dare grossi vantaggi. L'ultimo giro mi sono giocato tutto quello che avevo ed il margine è bastato per arrivargli davanti (20° su 26) prima di scambiarci reciprocamente i complimenti per la splendida sfida durata un'ora.

martedì 25 dicembre 2012

Buon Natale

E' vero, mi sento in colpa, perchè in oltre dieci anni di appunti su questo blog non ho praticamente mai parlato delle "mie" donne; mi è stato molto più facile raccontare qualcosa di Diego, vista la sua passione per la bicicletta. Ed invece anche Carla e Linda meritano un pubblico ringraziamento per la gioia e la serenità che mi sanno regalare, per la pazienza con la quale mi aspettano quando sono fuori di casa, per i baci e le coccole con i quali mi ricoprono quando mi sdraio sfinito sul divano. 

venerdì 21 dicembre 2012

Frasi celebri


Quando si agisce cresce il coraggio, quando si rimanda cresce la paura.

Publilio Siro (Roma, I secolo a.c.)

domenica 16 dicembre 2012

All'ultimo respiro

Dopo solo un paio di curve gli Elite e gli Under 23 (insomma, quelli forti) se ne vanno e restiamo in 6 a combattere per gli ultimi posti. Anche se di poco uno allunga ed uno si stacca, così in gruppetto in quattro per un paio di giri, ci divertiamo con diversi sorpassi.; nei tratti di corsa guadagno, nei tornanti scivolosi perdo qualcosa. A metà gara siamo più allungati ma il freddo indurisce il fango, gli altri sono più stanchi di me e provo ad aumentare il ritmo riportandomi sotto ad un paio di avversari, ma poco dopo mi si rompe un raggio: la ruota è molto storta e tocca il freno, così negli ultimi due giri penso solo a difendermi chiudendo 25° su 28 classificati (non so quanti siano stati i ritiri), anche se a me piace di più l'aver conquistato il 3° posto sui 6 concorrenti più scarsi.

lunedì 10 dicembre 2012

Precisione millimetrica

Materiali tecnologici, fibra di carbonio, alluminio finemente lavorato, cuscinetti ceramici per una migliore scorrevolezza. L'evoluzione della bicicletta ha fatto passi da gigante ed ormai nulla è lasciato al caso: ma ha senso tutto questo quando si pedala con due chili di fango addosso ? Saltando sul marciapiede ieri ho piegato il cerchio posteriore, così  oggi sono sceso in laboratorio e con attrezzatura all'avanguardia ho proceduto alla riparazione: con tenaglia e mazzetta da 2 kg la ruota adesso sembra dritta. Solo in frenata si sente lo scalino... ma tanto in gara non si frena !

domenica 9 dicembre 2012

Al peggio non c'è mai fine

A Silvelle di Trebaseleghe è tornata alla ribalta una gara tra le più prestigiose del calendario internazionale degli anni 80 e 90; non potevo farmi sfuggire l’occasione nonostante la stanchezza per la gara di ieri. Poiché al peggio non c’è mai fine, le condizioni del percorso sono terrificanti: al fango si aggiungono le zolle d’erba che finiscono per incastrarsi ovunque sulla bicicletta ed in  diversi tratti procedere in sella è davvero un’impresa. Due giri per sfoltire il gruppo, poi una vera e propria sfida con un altro concorrente: quando lui si ferma a togliere fango dalla bici allungo e credo di averla vinta, ma recupera in fretta e mi passa. 300 metri a piedi con il fango che arriva alle caviglie mi riportano sotto, e nel rettilineo su asfalto in volata ho la meglio chiudendo 37° su 74 partiti (ben 17 i ritirati). Peccato il doppiaggio a 150 metri dal traguardo: anzi, meglio così, perché forse un altro giro non lo avrei retto.

sabato 8 dicembre 2012

Neve e fango

Ci ho messo più di un anno, ma finalmente riesco a tenere il ritmo del gruppo e a lottare con altri concorrenti per la posizione; ottimo (per me) debutto stagionale a Faè di Oderzo, dove al termine di una vera e propria lotta con il fango scivoloso e molle, durata 4 lunghissimi giri, ho portato a casa un onorevole 58° posto (su 78) ma soprattutto ho avuto costantemente da battagliare con gli avversari. Giro dopo giro ho sempre recuperato posizioni mantenendo un’andatura regolare, massacrandomi la schiena per recuperare la bici nelle sbandate in curva ed i quadricipiti nei tratti paludosi dove sembrava di pedalare a vuoto. Ma la soddisfazione più grande me la hanno data due ragazzini dopo l'arrivo: "ciao gigante, facevamo il tifo per te, ed abbiamo visto che hai recuperato tante posizioni. Bravo". I piedi gelati, le gambe incrostare e la schiena a pezzi erano già un ricordo.

lunedì 3 dicembre 2012

Troppa potenza ?

Pausa pranzo con un’ora decisamente intensa di ciclocross al termine della quale sono stanco ed affamato, ma decido di fare delle accelerazioni con il rapporto duro per migliorare la forza e la resistenza alla fatica. La prima è ottima. Nella seconda arrivo ad avere sforzi di vomito. Nella terza distruggo il cambio. Quando si vuole strafare finisce sempre così !

sabato 1 dicembre 2012

Rotor: l'uovo di colombo

Semplice ma geniale l' idea che avrà almeno 20 anni ma solo ultimamente si è diffusa tra i professionisti e di conseguenza anche tra gli amatori. Si tratta di una corona ovale anzichè rotonda che rende più duro il rapporto nel punto di massima forza e più leggero quando la muscolatura è meno propensa a spingere sui pedali: in sostanza simula un cambio di rapporto ogni mezza pedalata. Inoltre la forma aerodinamica elimina le turbolenze in una zona molto soggetta a queste problematiche. Oggi sono riuscito a provarle per la prima volta, difficile dare una sentenza così presto, ma la sensazione è di non aver avvertito alcuna differenza. Ma del resto non mi aspettavo nulla, io le ho montate per una questione puramente estetica.

mercoledì 28 novembre 2012

Frasi celebri

Il primo passo per poter realizzare i proprio sogni è sognare

Nicola (Forum dello scalatore, 2012)

sabato 24 novembre 2012

Quando meno te lo aspetti

A volte abbiamo degli obiettivi ciclistici, pianifichiamo dei cicli di allenamenti per cercare di raggiungerli e non sempre riusciamo ad ottenerli. Capita invece di attaccare una salita con un buon ritmo e sentire che le gambe girano bene, che il cuore non è in affanno e la testa libera da pensieri non ci fa sentire la fatica. Sulla salita di Milies (6km al 8% di media), che affronto spesso e più di qualche volta con spirito agonistico, è venuto fuori il mio terzo tempo di sempre (27.25), senza mai raggiungere il limite muscolare (merito della corsa a piedi ?) ed il fiato con un margine decisamente abbondante (nuoto ?). Certo, quelli della Gazzetta hanno esagerato come sempre, ma è anche vero che siamo in Novembre ed i ciclisti ordinari in questo periodo pensano a riposare.

martedì 13 novembre 2012

Frasi celebri

La maratona è l'unica gara che si può perdere anche correndo da soli.

sabato 10 novembre 2012

Fino all'osso

Certo i copertoni erano vecchi e consumati, la strada umida in salita faceva scivolare la ruota, io sono  decisamente poco leggero... con un pizzico di fantasia scuse se ne possono trovare anche di migliori. Non solo per parsimonia ritengo che gli oggetti vanno buttati solo quando non sono più in grado di svolgere il loro lavoro. Quindi anche i copertoni devono essere consumati. Fino all'osso.

martedì 6 novembre 2012

Frasi celebri

Il grande problema è la società che vuol creare idoli. Gli appassionati devono cambiare il modo d'intendere lo sport. Se mi piace il ciclismo salgo in bicicletta, non mi metto a idolatrare il ciclista. Nel ciclismo ho sempre apprezzato le imprese, senza avere idoli. Perché sulle bici salgono degli uomini. Sempre.

Marco Pinotti, ciclista professionista, (Bergamo, 2012)

domenica 4 novembre 2012

L'abito non fa il monaco

Pioggia, pioggia e ancora pioggia oltre il limite della sopportazione. Certo l'abbigliamento non è dei più tecnici ma mi ha consentito un'ora e mezza di allenamento di ciclocross, tra piscine e paludi, fango ed erba bagnata, un ottimo ripasso di tecnica soprattutto per le curve e le successive ripartenze. E per decenza ho preferito tagliare dalla foto le scarpe racchiuse dai sacchetti di nylon.

mercoledì 31 ottobre 2012

Allenamento in piscina

Lentamente, un passo alla volta il nuoto comincia a migliorare, al punto che andare ad allenarsi non è più pesante come nei mesi scorsi, anche se il divertimento della bicicletta è avanti anni luce e la corsa a piedi è sicuramente più apprezzata dal sottoscritto. Sicuramente stare in un ambiente chiuso come la piscina non fa per me, infatti già mi mancano le nuotate in mare o nel lago in cui prendere svantaggio da recuperare in bicicletta e a piedi.

domenica 28 ottobre 2012

Soluzioni tecniche

Mezz'ora d'auto per spostarsi ai piedi delle salite prima di accorgermi che ho lasciato a casa le scarpe da ciclismo: di sicuro non si rinuncia all'uscita, anche se mio malgrado devo accorciare il giro e rinunciare alle montagne per ripiegare su un percorso collinare. All'inizio nessun particolare problema, ma dopo un paio d'ore il male ai piedi rende evidente anche dal punto di vista pratico del perchè esistono calzature specifiche.

sabato 27 ottobre 2012

Sulla strada giusta


Wiggins
Altezza 190
Peso 69
Potenza 450W
Basette 13 cm

Jack
Altezza 200
Peso 92
Potenza 420W
Basette 15 cm




Ormai sono sulla strada giusta. Mi basta perdere solo 25kg per vincere Olimpiadi e Tour de France.

domenica 21 ottobre 2012

L'importanza dell' esempio

Papà, cosa sono quelle leve in mezzo al manubrio ? A cosa servono ? Perchè ci sono solo su questa bici ? Quando è la prossima gara di triathlon ? Ma davvero si va più veloci ? Posso provare ? Mi compri una bici da corsa ? Mi fai una foto ? Andiamo a fare un giro in bici ? Giochiamo a fare una gara ? E Poi dicono che i bambini di oggi sono poco curiosi e pensano solo a videogiochi e televisione.

sabato 20 ottobre 2012

Quaranta anche in strada

Giornata uggiosa che toglie la voglia di pedalare in montagna, così mi diletto nella classica Scorzè - Montebelluna, questa volta con la bici da cronometro. Nel totale di 65 inserisco due settori da oltre 10 chilometri nei quali spingo a tutta, restando sempre sul filo dei quaranta all'ora, a volte poco sopra, a volte poco sotto, il giusto modo di festeggiare il compleanno. Devo dire che veleggiare a quelle velocità, cosa rara per me, è proprio una bella sensazione.

mercoledì 17 ottobre 2012

E sono 40

40 anni. Un numero come un altro, non mi sento diverso da ieri, non sono diverso da come sarò domani, non è una soglia questa come non lo sarà quella dei 50. Perchè la vita è una evoluzione continua, si cambia e si cresce ogni secondo, non certo a scalini. Solo per una cosa sono contento di aver raggiunto questo traguardo: da adesso le massacranti gare di ciclocross le correrò sulla distanza dei 40 minuti piuttosto che sull'ora. E non è cosa da poco.

lunedì 15 ottobre 2012

Frasi celebri

Sono appassionato di ciclismo. Sono praticante del ciclismo. Tifoso no. Tifoso deriva da tifo. Tifo è una malattia. Io non ho e non voglio malattie. Sono un appassionato. Un grande appassionato. La mia è passione, non tifo. 

Alberto (Forum dello scalatore, 2012)

sabato 13 ottobre 2012

Non si finisce mai di imparare

Classica uscita autunnale sui colli di Conegliano: purtroppo il meteo incerto fa restare parecchi sotto le coperte e ci ritroviamo solo in tre, ma il nostro coraggio viene premiato anche da qualche squarcio di sole. E' incredibile come il 50enne Diego riesca a stupirci ogni volta con strade e salite inedite: i 4km che da Vittorio Veneto portano a Maren sono molto suggestivi ed impegnativi, lo strappo di Borgo Chiari un muro di quasi un chilometro (media 15%) che taglia le gambe... più altre stradine secondarie che farei fatica a rintracciare da solo. Non si finisce mai di imparare: anche che la colazione dopo un paio d'ore in sella è un momento di relax che meritiamo di regalarci.

sabato 6 ottobre 2012

Un poca di manutenzione

La temperatura comincia a scendere e le giornate si fanno più corte, ma la voglia di pedalare resta immutata; è quindi doveroso procedere con una accurata manutenzione al mezzo meccanico. Controllo dei pneumatici, centratura delle ruote, sostituzione dei cavi dei freni e del cambio, nastro manubrio, pulizia della catena e dei pignoni, e tanti altri piccoli accorgimenti. Naturalmente da autodidatta.

sabato 29 settembre 2012

Un meraviglioso tramonto

In un weekend caratterizzato dalla pioggia un’oretta di cielo sereno mi ha fatto uscire di casa per la prima uscita con la ciclocross: le gambe erano stanche e la voglia di fare fatica molto poca, così ne ho approfittato per godermi gli argini ed i parchi intorno a casa, gustandomi un meraviglioso tramonto e rientrando con il buio.

domenica 23 settembre 2012

Debutto Olimpico

Un poca di tensione è innegabile, non avendo praticamente mai allenato queste distanze per quanto riguarda nuoto e corsa, ma la voglia di mettersi alla prova sulla distanza olimpica (750m / 40km / 10km) era troppa. Il nuoto è ancora molto indietro, quindi evito di spremermi, guadagnerei poco tempo consumando troppe energie; nonostante ciò nel finale rientro in un piccolo gruppetto, che però si attarda troppo ad indossare scarpe, casco e bici e mi ritrovo in sella praticamente solo. Nei primi 30 km supero solo atleti singoli e solo in un paio di occasioni riescono a darmi un paio di cambi prima di perdere la mia scia. Dopo 43 minuti da solo a 36.6 km/h di media finalmente vedo un bel gruppone e con due minuti fuori soglia riesco a rientrare, ma immediatamente il gruppo si spezza dividendosi a metà. Non ho la forza di scattare ancora ed i più forti si allontanano. Sto quasi per arrendermi quando una rotonda fa rallentare il plotoncino, mi avvicino parecchio e giocandomi un secondo jolly mi accodo e sfrutto gli ultimi chilometri per rifiatare (34,5 km/h la media degli ultimi 10km). Temo di pagare lo sforzo nella corsa, ma riesco a tenere bene il ritmo che mi ero imposto fino a due chilometri dall’arrivo, quando le gambe cominciano ad indurirsi ed  i polpacci a mordere, ma stringo i denti ed arrivo mantenendo sempre lo stesso ritmo. Tanta soddisfazione anche se ho mancato la soglia delle 2h 30 di soli 34 secondi (316° su 450). 

sabato 22 settembre 2012

Pianezze da Valdobbiadene

Ormai la ho consumata, la ho ripetuta 152 volte, più di una volta al mese torno a confrontarmi con le sue pendenze affrontate con il sole e con la neve, a volte con spirito turistico, altre lottando contro il cronometro, eppure resto sempre affascinato e stupito da quanto mi diverto a salire a Pianezze da Valdobbiadene. A volte, quando ci sono gambe e tempo, proseguo fino a Malga Meriech, ma già al piazzale donatori di sangue è una bella soddisfazione: le prealpi trevigiane ed il Piave ai tuoi piedi, il Grappa che ti accompagna a lato, il bosco ed i prati, le casere e gli agriturismi, le vacche che pascolano o gli anziani che tagliano il prato. Perché oltre alle pendenze, al sudore ed alla fatica anche l’occhio vuole la sua parte.

lunedì 17 settembre 2012

Relax in piscina


Weekend impegnativo soprattutto dal punto di vista fisico, con lavori in giardino che mi hanno spezzato in due la schiena; non essendo riuscito a scendere dal letto domenica mattina decido di andare in piscina presto, prima di recarmi al lavoro. L’idea è quella di rilassarmi, nuotare tranquillo curando il movimento, cercando di allungare e rilassare la muscolatura. Già il parcheggio mi accende la lampadina, ma quando entro in vasca scopro che le squadre agonistiche si sono date appuntamento alla grande: in ogni corsia ci sono 4 o 5 nuotatori impegnati in esercizi vari e non mi resta che scegliere la corsia più lenta e darci dentro a volontà cercando di intralciarli il meno possibile.

domenica 9 settembre 2012

Un altro passo avanti

Gara Sprint a Sottomarina di Chioggia, gara in cui sono presenti le squadre fiamme gialle e carabinieri compresi di campioni italiani di categoria e degli atleti che ci hanno rappresentato alle ultime olimpiadi di Londra, per me test di fine stagione per vedere se gli allenamenti di questo ultimo mese hanno portato i risultati sperati. Si nuota in mare, e tra onde nella tonnara umana (450 partecipanti) si rivela più utile la forza che la tecnica, così il mio tempo (sempre alto) mi consente di uscire dall’acqua decisamente meglio del solito. La frazione in bici va una meraviglia: si corre avanti e indietro sul lungomare, e a parte due inversioni di marcia le uniche difficoltà arrivano dagli attraversamenti pedonali in porfido rialzati rispetto alla sede stradale; chiudo la frazione a 39 km/h di media, con una punta di 47 km/h. Anche a piedi mi difendo bene (5 km in 22 minuti compresa transizione bici/corsa) e chiudo 217° su quasi 350 maschi. Come sempre bellissima esperienza e soddisfazione per il progresso nei risultati.

lunedì 3 settembre 2012

Cronometro

Per la prima volta mi sono cimentato in un allenamento specifico per le cronometro, pensando solo a mantenere la posizione aereodinamica e cercando di spingere il più forte possibile sui pedali, girando su un circuito di 3,2km intorno a casa, in maniera da avere solo curve a destra e da rientrare a casa in fretta in caso di pioggia. Oltre al primo e all'ultimo giro di riscaldamento (32 km/h di media) sono andato regolare 8 giri, e solo in due occasioni ho tirato al massimo delle possibilità, sfiorando in questi due giri i 38 km/h di media. Nel totale dei 12 giri la media è stata 35 km/h, per me un ottimo risultato, anche se avendo tempo e voglia di lavorarci su i margini sarebbero ancora abbondanti.

sabato 1 settembre 2012

Il Grappa è sempre il Grappa !

Il grappa è sempre il Grappa, anche nella sua strada principale da Romano d'Ezzelino: nonostante qualche auto, ciclisti di tutte le età e di tutte le capacità (dal turista con city bike e zaino nelle spalle a due professionisti della lampre-ISD), contribuiscono ad accrescere il fascino di questa lunga salita, ricca di panorami e storia. Nell'occasione le gambe erano stanche ma ho dato ugualmente tutto ciò che avevo ottenendo un tempo discreto ma soprattutto facendo un bel carico di emozioni, smaltite con una birra e quattro chiacchere con i numerosi ciclisti presenti al rifugio.

domenica 26 agosto 2012

Frasi celebri

Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola.

Paolo Borsellino (Palermo, 1992)

venerdì 24 agosto 2012

Risvegli dolomitici 2

Due sveglie alle 5.20 per esplorare i dintorni di Cima Sappada: rifugio Tolazzi da Forni Avoltri e Sorgenti del Piave regalano splendidi paesaggi una volta raggiunta (a fatica) la meta; nel secondo giorno mi avventuro in Val Visdende incuriosito dai cartelli turistici e dopo 3 km impegnativi in una stretta vallata si apre una splendida conca ricca di malghe, ristoranti e cascine, dove pedalare in mezzo ai monti circostanti, stando attenti ad evitere le mucche al pascolo ed i loro liquami, rinfranca lo spirito e mette in pace l'animo. Un altra piccola nota: vedere  le pareti dolomitiche che si illuminano progressivamente al sorgere il sole è un'esperienza che tutti dovrebbero fare.

sabato 18 agosto 2012

Risvegli dolomitici 1

Nei giorni scorsi mi ero preparato con un paio di pedalate antelucane, oggi ho deciso di strafare nel trasferimento da Fiera di Primiero a Cima Sappada, che dovevo raggiungere entro le 16. Alle 6 sono già sul passo Rolle in compagnia di un paio di cugini che rientreranno per il San Pellegrino, mentre io attraverso tutta la val di Fassa superando una distesa di automobili lunga 13 km: d’accordo che è un sabato a ridosso di ferragosto, ma una nota di tristezza per chi trascorre così le sue ferie non me la posso risparmiare. Il Pordoi non lo facevo da 10 anni, poco impegnativo dal punto di vista tecnico ma sempre affascinante come paesaggi e per il suo carico di storia (ciclistica); lo stesso dicasi per il mio debutto sul passo Falzarego, anche se le sue fortificazioni ricordano che la storia ad esso associata ha tutt’altre origini. Non resta che attraversare il Cadore sotto il caldo infernale del primo pomeriggio che mi costringe a due soste al bar (birra e coca cola) per chiudere i 203 km appena oltre il tempo limite.

sabato 11 agosto 2012

Allenarsi sulla fatica

Alternare corsa a piedi con pedalate in bicicletta significa avere sempre i quadricipiti doloranti e pulsanti, ed un senso di stanchezza generale che mi porto dietro da diverse settimane. Il caldo non migliora il recupero e se si aggiungono ripetute, scatti e variazioni di ritmo (solo a piedi) sembrerebbe di aver raggiunto il limite, ma ci sono anche calli e vesciche che talvolta fanno tornare a casa con i calzini insanguinati. Non oso pensare chi si allena per il triathlon si distanze decisamente più impegnative dello sprint. Per fortuna ci sono i giorni di riposo, nei quali vado un'oretta in piscina.

mercoledì 1 agosto 2012

Frasi celebri


Onore all'ultimo:

L'ultimo è comunque andato più forte di tutti quelli che il numero addosso non hanno mai avuto il coraggio di metterselo.


Se tutti quelli che arrivano ultimi smettessero, il primo farebbe gara solitaria.


Anonimo (2012)

domenica 29 luglio 2012

Triathlon Sprint Lovadina (TV)

Seconda gara di Triathlon, nella splendida cornice del parco LeBandie, già teatro dei mondiali di ciclocross di qualche anno fa. Nella frazione a nuoto riesco a nuotare con discreta tecnica migliorando un poco anche il mio tempo finale. In bici pedalo quasi sempre da solo, chiudendo i 23,5km a 36,5 km/h di media, considerando 3 giri con 4 rotonde e diverse curve a gomito sta a significare che in rettilineo stavo quasi sempre appena sopra ai 40 all'ora. Per oltre mezz'ora impiegavo alcuni minuti per rientrare su un piccolo gruppetto, rifiatavo 30 secondi e poi mi lanciavo all'inseguimento di quello successivo. Molto soddisfatto della prestazione mi sono difeso bene anche a piedi, chiudendo 175° su 254, molto meglio del previsto, visto che il livello era alto e sto cominciando adesso a prendere confidenza con la specialità.

sabato 28 luglio 2012

L'evoluzione della specie

Ruote aereodinamiche ad alto profilo in alluminio, prolunghe da triathlon sul manubrio: minima spesa, massima resa. Le ruote sono più pesanti, ma su terreno pianeggiante alle alte velocità un leggero vantaggio si sente; sostanzialmente direi che si fa più fatica a prendere velocità e la guidabilità è un poco meno agile, ma una volta lanciati si spende meno per mantenere quanto acquisito. Mi ha sorpreso invece la prolunga sul manubrio: mi ci sono abituato molto velocemente, la posizione è decisamente comoda, e la differenza di prestazione è notevole, in quanto solo abbassando il busto in posizione da crono si guadagnano 1,5 / 2 km/h, che davvero è tanta roba.

lunedì 23 luglio 2012

Alpi : considerazioni finali


Per me sono stati 4 giorni meravigliosi, in cui c'è stata la possibilità di vedere posti molto diversi dai quali sono abituato, oltre che di darci dentro con la bici e di conoscere a fondo nuove persone. Ed è questo l'aspetto che mi piace di più: Mirko ormai lo conosco da anni, David lo sopporto da ancora più tempo, anche se la frequentazione quotidiana è cosa diversa rispetto al pedalare insieme più o meno frequentemente. Approfondire e saldare un'amicizia è sempre un'opportunità da sfruttare. Con Giorgio avevo già pedalato su Gavia-Mortirolo-Aprica (con lui solo giri facili), con Gabriele non ci avevo parlato nemmeno online, ed anche con loro è stato molto bello conoscerci, capirci e chiaccherare dei temi più svariati. Credo (spero) che valga anche per altre passioni condivise, ma trovo meraviglioso che nella fatica sui pedali persone apparentemente distanti nella vita quotidiana (Giorgio e Gabriele hanno quasi la metà degli anni miei e di David) riescano a trovare un'intesa così piacevole. Infine un grazie a Fermo, che ci ha seguito con dedizione sull'ammiraglia, rendendo un poco più leggere le nostre fatiche.

domenica 22 luglio 2012

Alpi : Pian del Re (sorgenti del Po)

Si arriva così all'ultimo giorno, colazione con calma e breve trasferimento in auto sotto la pioggia, perdendo tempo per un errore di navigazione, così quando arriviamo a Paesana ha smesso di piovere; subito in sella e via alla cronoscalata al Pian del Re ad ammirare il Monviso e le sorgenti del Po. Giornata fresca e limpida, e ciascuno di noi si prodiga al massimo delle proprie capacità, ormai le fatiche dei giorni scorsi sono state smaltite e le differenti cilindrate dei nostri motori emergono chiaramente. In cima parecchie auto (vabbè, è domenica) ma paesaggi suggestivi anche quest'oggi: ci abbeveriamo alla sorgente e già la testa comincia a pensare al viaggio di ritorno.

sabato 21 luglio 2012

Alpi : Sant'Anna di Bellina


Nei giorni precedenti il centro delle discussioni era se inserire nell’anello Lombarda - Bonette - Maddalena anche la scalata al Vars, mentre dalla sera precedente restava solo da decidere solo se pedalare o meno: qualcuno la bici non voleva vederla nemmeno in televisione, ma alla fine ci siamo lasciati convincere da Massimiliano: “fate Sant’Anna di Bellino che non è impegnativa e merita una gita”.
Percorso breve, dislivello limitato, non sappiamo cosa aspettarci in cima… quasi quasi rinunciamo all’ammiraglia. Per fortuna invece l’auto ci segue, la scalata è lunga anche se l’unico impegno viene dalla stanchezza dei giorni precedenti, e le borracce d’acqua si sprecano. La vallata è selvaggia ed i paesini che si incontrano molto caratteristici, compreso Sant’Anna da dove la strada prosegue ma solo su sterrato.

venerdì 20 luglio 2012

Alpi : Montemale, Fauniera, Sampeyre


Le gambe fanno male, e risalire in bici costa qualche sacrificio in più del previsto, e solo dopo qualche chilometro ingraniamo superando la prima breve salita (Montemale) e raggiungiamo Pradleves. La salita al Fauniera si rivela impresa vera per diversi motivi: ci si aspettava una salita lunga e regolare ed invece si sale a gradini con rampe, soprattutto nella parte centrale, davvero impegnative; nel finale il vento in alcuni tratti soffia in maniera importante e le gambe sono tutt’altro che brillanti, ma il fascino della strada ci fa superare tutte le difficoltà.
Da incubo anche la discesa, terminata la quale ci si inoltra nel vallone d’Elva per risalire fino al colle di Sampeyre, altra cima storica e discretamente impegnativa, forse meno fascinosa delle precedenti ma non per questo più semplice da conquistare. Sembrava impossibile, ma la discesa è peggiore di quella del Fauniera: lunga, su asfalto ruvido e molto rovinato, e richieda la massima attenzione fino all’ultimo metro. Quasi 140km con più di sette ore in sella, anche oggi non ci siamo certo risparmiati.

giovedì 19 luglio 2012

Alpi : Agnello(ITA), Izoard, Agnello (FRA)

La prima tappa di una quattro giorni ciclistica sulle Alpi in compagnia di David, Mirko, Giorgio e Gabrile si rivela meravigliosa, con l’entusiasmo alle stelle, e da Sampeyre si scala il Colle dell’Agnello tra il fischiare di marmotte ed il pascolare di capre e bovini, tra prati e rocce, fino al confine a quota 2744. La discesa è interminabile, quindi attacchiamo l’Izoard restando ancora brillanti e lucidi abbastanza da poterci godere la meraviglia della Casse Deserte ed i ghiaioni successivi che ci accompagnano fino in vetta. Il vento è il protagonista dei chilometri successivi da Briancon fino a Guillestre, dove si fatica non poco a completare l’anello dell’Izoard nonostante alcuni scorci meravigliosi. Il versante francese dell’Agnello è una sofferenza lunga 42 interminabili chilometri, e nel finale le pendenze, l’altitudine e la stanchezza ci mettono in crisi ma, seppur snocciolati conquistiamo la cima, ci cambiamo velocemente e ci lanciamo in discesa fino all’Hotel. Sono le 19.45, abbiamo ancora 15 minuti per lavarci e presentarci a tavola dove spazzoliamo tutto per cercare di reintegrare le oltre 7000 calorie consumate in giornata per completare i 201km con quasi 5000 metri di dislivello.

mercoledì 18 luglio 2012

Frasi celebri

Non abbiamo bisogno di almanacchi, le risposte ce le ha già date oggi la strada.

Giorgio Vedovati (Sampeyre, 2012)

sabato 14 luglio 2012

MonteGrappaChallenge 2012


Doveroso cominciare con i complimenti ad Ivan, alle sue donne, ai cuochi e a tutti quanti hanno collaborato a realizzare questa splendida manifestazione. Quest’anno ho scelto di pedalare, per socializzare e per vivere dall’interno questa splendida giornata, ed ho potuto sentire solo parole positive, apprezzamenti, gioia e felicità al punto che le fatiche ciclistiche sembravano passare in secondo piano, nonostante mediamente ciascuno pedali sempre fino al limite delle proprie capacità. 
Il primo versante lo ho pedalato con Arturo, nel secondo con Giampietro ed i suoi compagni di squadra, nel terzo sono rimasto solo con la mia fatica, sempre però scambiando due parole con chi mi superava o con chi raggiungevo nel corso della salita, continuando con saluti ed impressioni anche al ristoro. Semplicemente meraviglioso ! E poi al Capitello di Seren ho visto la Madonna...

sabato 7 luglio 2012

Debutto ufficiale

Solo 5 settimane di preparazione per cercare di raggiungere un piccolo traguardo che sognavo da anni. 
Nuoto, 750m: Già il fatto di non essere annegato è da considerarsi un buon punto di partenza, perché nell’avvio di massa ci sono scontri e toccate continue che tolgono concentrazione ad una situazione già precaria di per sé; nuotare in un bacino del fiume Sile mette paura e soggezione, e l’adrenalina della competizione ti impedisce di rispettare le frequenza di respirazione e di nuotare con scioltezza. Solo nel finale le cose sono migliorate un poco. Esco dall’acqua 181° su 190. 
Bici, 20km in 3 giri: Nei primi due giri resto in gruppo e pedalo in scioltezza senza strafare, nel terzo sono solo ma mantengo comunque una ottima velocità. Scendo dalla bici stile ciclocross ma mi ritrovo disteso sull’asfalto: le scarpe lisce sull’asfalto non hanno la stessa tenuta di quelle da mtb sul prato. Frazione a 38.5 km/h con il 72° tempo assoluto. 
Corsa, 5km: Ritmo regolare, lo sforzo è breve ma c’è comunque da controllare le poche energie rimaste facendo i conti con il caldo e l'arsura in gola. Il tempo parziale è 85°, correndo a circa 4.10 al chilometro. 
Nel totale sono 139°/190, ben oltre ogni più rosea aspettativa. Contavo di stare sotto 1h.30, ho chiuso a 1.11.08, esperienza fantastica, da ripetere sicuramente.

giovedì 5 luglio 2012

Le origini


Il triathlon è uno sport giovane, appena maggiorenne visto che nasce nel 1977 da una scommessa tra un gruppo di amici su di una spiaggia di Honolulu, alle Hawaii. Il suddetto gruppetto discuteva a proposito della gara più dura dal punto di vista della resistenza: se fosse la Waikiki rough water swim di 3,8 km a nuoto, se fosse la 112 mile ( 180 km ) bike race around Oahu, o the Honolulu Marathon di corsa di km 42,195. Il comandante della marina John Collins suggerì di combinare le tre prove in un unica gara. Tutti risero, ma quel giorno era nato il triathlon, ed era nata la gara che ha fatto la leggenda di questo sport, l'Ironman delle Hawaii. 

domenica 1 luglio 2012

Prove generali

Un solo mese di allenamenti in piscina e di corsa a piedi, molto poco di combinazione tra le varie discipline; così ho colto al volo l’allenamento organizzato dalla piscina con sequenza nuoto, bici e corsa sulla mezza distanza rispetto allo sprint, ma da ripetersi per tre volte: due ore quasi sempre al limite per abituarsi ai cambi, sia di abbigliamento che di sforzo fisico. Già lo avevo sentito dire, ma ora ne ho la certezza: il triathlon è uno sport a sé, non è la combinazione di tre sport differenti ! Provare per credere.

sabato 23 giugno 2012

Monte Bernadia

Monte Bernadia, con il suo forte militare risalente al 1910 ed il monumento eretto in onore della brigata Julia, pur non essendo un luogo di interesse storico (Non era in prima linea e venne quasi subito abbandonato), risulta essere uno splendido avamposto panoramico a nord di Udine. Vista la bassa quota e la media difficoltà diventa più godibile nelle mezze stagioni.

mercoledì 20 giugno 2012

Piccole soddisfazioni

Da giorni Diego non parla d’altro, della sua gara in bici, del fatto che è stato bravo a portarla a termine anche se era il più piccolo, al punto che quando gli hanno chiesto di disegnare il suo weekend si è inventato questo piccolo capolavoro. Adesso resta da convincerlo a dismettere la sua maglietta, che sarà anche disegnata da Vettori, ma è 100% poliestere, e con questo caldo non è certo il massimo.

domenica 17 giugno 2012

GF Sportful 2012

In un ambiente che mi è parso meno competitivo, più cordiale e sereno ho preso il via alla mia 11 GF Sportful, totalmente privo di allenamento per tali distanze ma molto brillante ed allenato su uscite fino alle 5 ore. Già sulle rampe del Duran, seconda salita di giornata, ho capito che non ero brillante ed ho messo il motore al minimo cercando solo di raggiungere il traguardo, faticando parecchio in un turbinio di eventi: caldo, testa nelle fontane, caldo, coca cola calda che fa tanta schiuma, caldo, 5 litri di acqua, caldo, gambe dure che bruciano al sole, caldo, nausea al solo pensiero di mangiare qualcosa, caldo e ancora caldo. Però mai ho pensato di mollare, ed una volta all’arrivo ho pensato: “E’ stato (molto) faticoso ma mi sono divertito tantissimo, voglio tornare anche il prossimo anno “

sabato 16 giugno 2012

Mini GF Sportful

Mini nel nome, ma non certo nei fatti: circa 600 bambini, con relativi accompagnatori,  a pedalare nei dintorni di Feltre in totale allegria. E’ un anno che Diego mi stressa perché voleva partecipare e si è fatto trovare pronto per l’occasione; partenza nelle retrovie per evitare la confusione e primi km in leggera salita con il carro scopa a morderci le ruote, ma quando i saliscendi si sono fatti più agili piano piano ha recuperato il gruppo ed ha chiuso brillantemente i suoi 9 km. Nell’intervista dopocorsa ha dichiarato : “E’ stato faticoso ma mi sono divertito tantissimo, voglio tornare anche il prossimo anno “

sabato 9 giugno 2012

Come un videogame


Decido di fare una salita a tutta, la mia salita (Pianezze da Valdobbiadene), ed usufruisco di tutta la tecnologia disponibile per ottimizzare lo sforzo e divertirmi il più possibile: ciclocomputer con battiti cardiaci, telefonino con un apposito programma GPS che visualizza la posizione virtuale di un tempo da me impostato. Ipotizzo il mio limite, imposto il tempo e via: le gambe sono al limite per tutta la salita, ma cuore e fiato hanno ancora margine, quindi negli ultimi due chilometri forzo il ritmo e guadagno più di un minuto sul me stesso virtuale. Ho ancora margine e ci riproverò, ma è la modalità di salita a rendere lo sforzo un vero divertimento, altro che Wii o Nintendo.

giovedì 7 giugno 2012

Caffè a Cortina

Partenza da Longarone per superare tre salite ricoperte di giallo e rosso: purtroppo non si tratta di un omaggio a Zeman ma del grafico delle pendenze, quasi sempre intorno al 10%. Forcella Cibiana scorre via veloce, così come il lungo tragitto fino a Cortina, dove mi fermo ad ammirare il panorama sorseggiando un gustosissimo caffè. Il Giau lo ricordavo più impegnativo, forse perché quando c’ero stato in passato vi ero arrivato parecchio cotto; mi fanno soffrire invece i 40km di discesa fino ad Agordo causa un vento fortissimo, che mi costringe a pedalare con impegno solo per tenere i 30 km/h. Ad un provvidenziale distributore automatico prendo una coca e di slancio supero i primi drittoni del Duran, ma da metà in poi mi si spegne la luce, e a fatica, pedalata dopo pedalata, mi trascino in vetta dove mi premio con una meritatissima birra. Qualche crampo nelle contropendenze in discesa, ed arrivo all’auto carico di fatica, ma ero proprio quello di cui andavo in cerca.

domenica 3 giugno 2012

Le Ej (San Donato)

Tecnicamente non sarebbe la prima volta, perché già ci ero passato nel 2004 nel corso della GF Campagnolo, ma allora la pioggia e l’adrenalina da competizione era talmente tanta che di apprezzare la salita proprio non c’era stata possibilità. Qui invece mi sono goduto pendenze e panorami che questo sentiero asfaltato regala per una decina di chilometri, percorrendo la via Claudia Augusta (strada romana da Altino fino alla Germania) fino a San Donato, paesino sperduto nella costa delle montagne, eppure ancora discretamente popolato. Si rosegue inerpicandosi a tornanti fino al passo Le Ej, quindi con un breve tratto sterrato si scollina per poi scendere in picchiata fino a Lamon.

sabato 2 giugno 2012

Bocca di Forca in punta di sella

4220 secondi di fatica, fatica vera, quella che ti fa stare con la schiena rigida e con le braccia che tirano sul manubrio. Questa volta sono salito di testa, con la prima parte molto cauta, cercando di risparmiare quante più energie possibile, in maniera da non soffrire negli ultimi chilometri, duri ma già più umani., appoggiato con il coccige sulla punta della sella, sempre in precario equilibrio tra lo slittamento del posteriore e la ruota davanti che tende ad alzarsi. Anche se sto cominciando ad impararla a memoria, avendo così la possibilità di gestirmi al meglio metro dopo metro, resta sempre dura, molto dura, ma la soddisfazione che si prova in vetta è decisamente di prima categoria.

sabato 26 maggio 2012

Come la prima volta

Capita spesso di allenarsi e di affronatare le stesse salite più volte nel corso dell'anno, non avendo la possibilità di spostarsi ad ogni occasione in una zona diversa. Eppure esistono salite belle ed impegnative anche vicino a casa, e può capitare che passino anche un paio di anni prima di salire sulla vetta di certe montagne; ed ogni volta che ci si torna si scopre il gusto dell'esplorazione, dell'impresa, della scoperta e la fatica pare sempre più di quella reale. La bicicletta non dovrebbe trasformarsi in routine, per non perdere il gusto della prima volta. Malga Meriech da Valdobbiadene nello specifico: e poichè erano spariti i raggi del sole ho cercato di rimediare come potevo.