venerdì 31 dicembre 2010

Statistiche 2010

Uno degli anni in cui sono riuscito a pedalare di più e meglio; il sacrificio di levatacce (spesso alle 5.30) è stato ripagato con il superamento del muro dei 10.000 km (10.261 per la precisione) e soprattutto il record di dislivello (151.000 metri) che in passato non avevo neppure avvicinato.
Questo mi ha consentito di riuscire a fare con relativa tranquillità anche giri molto lunghi, ma il 2010 è stato anche l'anno della scoperta: nel corso della stagione sono state infatti 35 le salite inedite su cui non avevo mai pedalato.

Come ricordi particolari resta il giro in Slovenia e l'accoppiata Gavia-Mortirolo.

giovedì 30 dicembre 2010

Ciclocross a Scorzè

Alla partenza della categoria amatori siamo in parecchi, circa una quarantina, e mio cognato appassionato riconosce parecchi ex dilettanti di alto livello, ma io non sono minimamente preoccupato, perché, dopo soli 10 giorni di allenamenti, mi sono buttato in questa avventura solo con curiosità e voglia di imparare qualcosa; oltretutto quando ho provato il percorso (circa 14 min) ho perso un freno ed un pezzo del cambio posteriore, quindi davvero non ho nessuna ambizione se non quella di divertirmi.
Il via è sparato e reggo bene il primo giro (10 min), fatico nel secondo (12 min) e vado in crisi nel terzo (13.30) mentre i primi mi doppiano, con il terreno che si allenta e mi rende impossibile proseguire pedalando nei tratti più fangosi. Due volte mi devo fermare per togliere con le mani fango, erba e foglie dalla catena, mentre praticamente tutti gli altri concorrenti ad ogni mezzo giro cambiano bici lasciando al lavaggio del box il compito di rendere presentabile quella coperta di fango. Nel quarto giro (12 min) mi riprendo e supero due concorrenti, finchè, a cinquanta metri dal traguardo vengo doppiato per la seconda volta, vedendomi così risparmiato di un altro quarto d’ora di fatica. Non ho idea della classifica, anche se mi hanno detto che i ritirati sono stati parecchi; in conclusione posso dire che è stata molto molto dura ma parecchio divertente, il clima era piacevole e non potevo chiedere nulla in più viste le mie carenze atletiche e tecniche (basti considerare che ho visto un tizio che provava tra 6 diverse coppie di ruote per trovare quelle più adatte, mentre io monto copertoni da 7 euro cad. presi ad un centro commerciale).

sabato 18 dicembre 2010

Soffice neve

Mi sono attrezzato con la bici da ciclocross da una sola settimana ed in 3 ore ne ho già viste di tutti i colori: debutto sul fango da sporcarsi fin sotto ai vestiti, poi su fondo ghiacciato ed infine nella neve fresca caduta durante la notte.
Fortunatamente ha fatto così fretto (-9 la minima notturna) che la neve non ha avuto modo di sciogliersi e ghiacciare, così ho potuto pedalare su questo soffice strato scricchiolante che garantiva un'ottima tenuta di strada; nonostante la concentrazione sempre alta ho allo stesso tempo avuto la possibilità di godere dello spettacolo offerto dai campi imbiancati intorno alle mie strade, segnati solo dalle numerose traccie di animali selvatici (che dopo uno scambio di opinioni con un contadino ho scoperto essere principalmente di lepri e gatti selvatici).

venerdì 17 dicembre 2010

Ciclocross nel ghiaccio

Qualche grado sotto lo zero, un gelido vento da nord e le previsioni che annunciano la neve da un momento all'altro della giornata: condizioni che invogliano più formaggio, salame e vin brulè piuttosto che una pedalata all'aria aperta, ma poichè la fatica è l'elemento essenziale degli appassionati di ciclismo approfitto della pausa pranzo e, vestito come uno scalatore himalayano salto (goffamente) in sella.
Da subito inizia un leggero nevischio, ma il terreno ghiacciato rende la pedalata più semplice rispetto al fango dell'altro giorno, anche se le vibrazioni sono decisamente superiori; inoltre ho montato i copertoni da 35 tassellati, decisamente più adatti per pedalare fuoristrada. Rispetto all'asfalto dopo un'ora si è veramente prosciugati di energie e, a parte i piedi completamente congelati, la sensazione di benessere psicofisico è paragonabile a quella di un piccolo giro estivo sulle dolomiti; ancora devo migliorare parecchio dal punto di vista tecnico, ma come inizio direi che sono sulla strada buona.

mercoledì 15 dicembre 2010

Diana
















Diana
Anno 2010
Telaio in acciaio
Leve Campagnolo veloce 9v, Cambio Shimano

Da me assemblata con parti usate recuperate a bassissimo costo, revisionate e rimesse in eccellenti condizioni.

domenica 12 dicembre 2010

Frasi celebri

Io seguo quel vecchio detto popolare secondo il quale, chi non trova un altro che lo lodi, fa bene a lodarsi da sé.
Erasmo da Rotterdam (Elogio alla follia, 1508)

E' nata Diana

Vista la mia agilità, la mia capacità di tenere ritmi altissimi per breve tempo, vista la mia destrezza alla guida, ho deciso che la cosa più logica fosse quella di buttarsi in una disciplina che racchiude in se tutte le caratteristiche sopra citate, naturalmente con il solo scopo di sopravvivere !
Ci sono voluti 40 lunghi giorni di snervanti ricerche per recuperare le varie componenti meccaniche cercando di spendere il meno possibile, ed alla fine il risultato è stato più che soddisfacente; posso così annunciare la nascita di Diana, dea della caccia (il rosso che si vede sono schizzi di sangue !), bici da ciclocross che spero mi accompagnerà fedelmente in divertenti avventure, oltre che a migliorare le mie disastrose qualità acrobatiche.
Nel giro di rodaggio ho rotto la catena (troppo vecchia) e si è allentato lo sterzo (avevo dimenticato di stringerlo), ma già alla prima vera pedalata sono riuscito a fare qualcosa di decente, tanto che ora lei dorme in garage già coperta di fango.

venerdì 10 dicembre 2010

Diecimila

Sveglie all'alba, pause pranzo con i secondi contati, arsura estiva e strade ghiacciate, panorami dolomitici e stradine di campagna sporche di fango, sono tutte piccole gocce che mi hanno portato a superare la soglia dei diecimila chilometri annuali, traguardo superato in passato solo nel 2002.
Una bella giornata di sole dopo tante tribolazoni metereologiche e non ho saputo resistere alla tentazione: un'ora in più di pausa pranzo e, nonostante la temperatura appena sopra lo zero ed un fastidioso e gelido vento proveniente da nord mi sono goduto il percorso sapendo che avrei tagliato questo (per me) importante traguardo. Da segnalare gli occhiali Ray-Ban a goccia in quanto non trovavo quelli specifici e non avevo tempo di cercarli, e lo splendido panorama del Grappa e del Cesen innevati.

mercoledì 8 dicembre 2010

Allenamenti alternativi

Non ricordo un periodo più nefasto dal punto di vista metereologico: è dal 20 di ottobre (la bellezza di 50 giorni !) che non c'è una bella giornata di sole, e quelle poche volte che la pioggia smette di scendere dal cielo le strade non riescono nemmeno ad asciugarsi per colpa della nebbia e dell'umidità.
Colto da disperazione, pur di allenare il fisico ho ripreso a correre a piedi, anche in vista di un nuovo progetto a breve termine, ma come per i rulli in garage mi riesce difficile resistere per più di 40/45 minuti.
Non mi resta che puntare tutto sulla pazienza e sulla concentrazione: per questo ho portato a casa tutti i lego di quando ero piccolo e, recuperate da internet tutte le istruzioni originali, mi sono messo a ricostruire la città. In famiglia è piaciuto talmente tanto che da un paio di settimane non si gioca ad altro, e qui c'è davvero da allenare la pazienza e la resistenza.