mercoledì 31 dicembre 2014

Statistiche 2014

Un altro anno è passato, ed una leggera evoluzione nel mio modo di pedalare c'è stata. Io che adoravo le pedalate dall'alba al tramonto nel 2014 sono riuscito a fare solo la GF Sportful sopra i 200 km, per il resto non mi sono mai nemmeno avvicinato a questa distanza. Meno chilometri ma con più intensità, e nonostante negli ultimi mesi mi sia dedicato intensamente al ciclocross (750 km percorsi su sterrato), ho chiuso l'anno con 9325 km e 127mila metri di dislivello. A piedi ho percorso 1040 km ed ho nuotato per più di 200 km, incrementando i volumi della passata stagione con notevoli miglioramenti in queste due discipline.

Gara a Lovadina

Sapevo che sarebbe stato impossibile ripete la gara di Scorzè, ed infatti le gambe pesanti non mi hanno consentito di espremirmi al meglio. Da aggiungere la rottura della catena della mia bici e della sella su quella di riserva: ho fatto fare gli straordinari al box per recuperare altre due bici che, seppur piccole, mi hanno consentito di chiudere 22° su 34.

domenica 28 dicembre 2014

Piazzato !

Mal di schiena, contusione sulla coscia sinistra, geloni sulle dita del piede, leggera borsite sul gomito destro, e tutto questo ancora prima di partire. Come sempre la gara di casa offre agli atleti delle condizioni di gara estreme: la neve ha reso il fango molle e pedalarci sopra è praticamente impossibile, lunghi tratti sono da percorrere a piedi bici in spalla; nei primi giri tutti tengono un gran ritmo, ma nella seconda metà di gara comincio a recuperare parecchio, perché se la bici la si cambia e la si lava ad ogni giro, le scarpe ed i calzini inzuppati diventano pesanti come mattoni e solo l’allenamento specifico della corsa mi consente di tenere il mio passo fino alla fine, dove chiudo con un risultato di prestigio ed assolutamente inaspettato: 8° assoluto ! E le condizioni fisiche ? Mi sento come se fossi finito sotto un camion a rimorchio, praticamente a parte la mano sinistra e l’orecchio destro ho male dappertutto.

sabato 27 dicembre 2014

Vigilia della gara

Domani a Scorzè ci sarà da divertirsi, a maggior ragione considerando che fino a domenica scorsa c'erano più di 10°C ed uno splendido sole.

mercoledì 24 dicembre 2014

Cenone della vigilia

"Ok, vai a correre, ma sono quasi le 19, fai veloce o facciamo tardi al cenone". 6km, passo medio 3.54 min/km, nuovo personale sui 5000 metri. Meglio di cosi proprio non potevo fare.

domenica 14 dicembre 2014

Nel pongo di Silvelle (PD)

Silvelle di Trebaseleghe, gara storica del ciclocross internazionale, con un albo d'oro da mettere i brividi. Gli amatori sono i primi a partire, speravo che il freddo rendesse il fondo duro e compatto, ma in realtà anche quest'anno l'inverno tarda ad arrivare, a dispetto del detto "non ci sono più le mezze stagioni" sembra che da 18 mesi a questa parte ci sia SOLO la mezza stagione ! Un terzo del percorso è nell'erba con lunghi rettilinei e relativi tornanti, la parte finale è quasi una ciclabile sull'argine seguita da lungo rettilineo asfaltato, e nel mezzo un vero disastro: tornanti, curve ed ostacoli su un fondo molle e appicicoso simile al pongo, che si incastra nei copertoni, si accumula nella catena e nel cambio come fosse creta. Dopo due giri mi sono arreso ed ho scelto, con ottimi risultati, di farmi dei bei pezzi a piedi con la bici in spalla, finendo esausto e senza forze. Che possa aver influito anche l'influenza intestinale del giorno prima ? (43° classificato su 73 partenti).

sabato 13 dicembre 2014

Il mare

E' vero che mia madre è montanara, ma io sono nato ed ho vissuto 5 anni a Venezia, adesso abito a 20 km dalla laguna e a 50 km dalle spiaggie, eppure nel 2014 prima di oggi avevo toccato il mare solo ad Aprile in una gara di triathlon. Così prima della fine dell'anno ho deciso di concedermi il bis. Superfluo dire che per scattare la foto sono stato colto alla sprovvista dalla classica onda che mi ha costrettto a percorre gli 8 km per tornare all'auto con i piedi bagnati ed infreddoliti.

giovedì 11 dicembre 2014

Nel limbo anche ad Oderzo

Scaricati i dati del GPS Garmin sul PC ho avuto l'ennesima conferma di come sta procedendo la mia stagione nel ciclocross: notevole il miglioramento rispetto allo scorso anno, sia nella condizione atletica che nella tecnica di guida, abbinato ad una condotta di gara sempre al limite ma senza sbavature. A parte il primo giro dove un tamponamento mi ha fatto uscire di posizione la ruota posteriore costringendomi a perdere quasi un minuto, sono tre gare in cui procedo sempre con un ritmo costante dall'inizio alla fine, con tempi sul giro in fotocopia. Avevo un buon margine su chi mi seguiva ed ero staccato di tre minuti da chi mi precedeva, abbandonato nel limbo tra paradiso ed inferno.

lunedì 8 dicembre 2014

Personaggi da box

Per me già entrare nella prima metà della classifica è un traguardo importante, ed oggi ci sono riuscito, anche se proprio per un pelo (20° su 40 partenti). Importante una buona condizione fisica, un deciso miglioramento nello stile di guida e nella scelta delle ruote, ma oggi più che mai il risultato è stato determinato da Pino e Sabino e dal loro lavoro ai box. Perchè il fango molle ma asciutto si attaccava come mastice alla bicicletta, ed aver avuto la possibilità di cambiare la bici quasi ad ogni passaggio ha fatto enormemente la differenza.

lunedì 1 dicembre 2014

Il fascino della competizione

Nella mia vita ho praticato moltissimi sport, a vari livelli e con alterni risultati. Da una breve esperienza calcistica in età adolescenziale sono passato al tennis, quindi alla pallavolo per 13 anni, per arrivare da trentenne al ciclismo e di recente al ciclocross ed al triathlon. Mentre nella triplice sostanzialmente mi diverto e gareggio per competere solo con me stesso, preferendo le medie distanze e ritrovandomi spesso molto più veloce di quanto mi aspettassi (nuoto a parte), nel ciclocross arrivo a vivere la gara in maniera molto più competitiva. L'adrenalina comincia a farsi sentire qualche ora prima ed il via diventa quasi una liberazione dallo stress, già dopo pochi minuti le gambe cominciano a dolere ed i polmoni sembrano svuotarsi, e per un'ora resto a soffrire quasi in trance. A questo si aggiunge impegno fisico e mentale negli allenamenti, il disagio del fango e della pioggia, del freddo e delle trasferte, il tutto per ottenere piazzamenti spesso modesti. E' vero, correre nella federazione amatoriale piuttosto che in quella ufficiale migliorerebbe parecchio la classifica, ma preferisco essere tra gli ultimi di quelli forti e continuare a prendere schiaffi in faccia. Sarò mica masochista ?