lunedì 31 dicembre 2012

Statistiche 2012

Un anno esagerato, oltre ogni aspettativa, non solo sotto l'aspetto ciclistico ma sportivo in generale. In totale 8633 km su strada, con il dislivello record di 156.000 metri per superare 116 differenti salite (34 quelle inedite), con il miglioramento di alcuni record di scalata che resistevano da diversi anni. A questo vanno aggiunti 48 allenamenti a piedi pari a 347 km, 37 allenamenti in piscina, 15 con la ciclocross (4 gare) ed il debutto nel triathlon con 3 gare sprint ed un'olimpico.

domenica 30 dicembre 2012

La lunga sfida

Sono stato doppiato due volte dalla medaglia di bronzo olimpica Marco Aurelio Fontana, ma in entrambi i casi non me ne sono quasi accorto tanto andava veloce. Ma la gara vera è contro gli amatori, con uno in particolare, contro il quale la sfida dura tutti gli 8 giri: lui più veloce in sella impiegava quasi un giro per recuperare quello che io guadagnavo nei 200 metri a piedi con 5 attraversamenti del fosso, dove io, bici in spalla, tenevo il ritmo anche degli Elite; a volte le gambe lunghe possono dare grossi vantaggi. L'ultimo giro mi sono giocato tutto quello che avevo ed il margine è bastato per arrivargli davanti (20° su 26) prima di scambiarci reciprocamente i complimenti per la splendida sfida durata un'ora.

martedì 25 dicembre 2012

Buon Natale

E' vero, mi sento in colpa, perchè in oltre dieci anni di appunti su questo blog non ho praticamente mai parlato delle "mie" donne; mi è stato molto più facile raccontare qualcosa di Diego, vista la sua passione per la bicicletta. Ed invece anche Carla e Linda meritano un pubblico ringraziamento per la gioia e la serenità che mi sanno regalare, per la pazienza con la quale mi aspettano quando sono fuori di casa, per i baci e le coccole con i quali mi ricoprono quando mi sdraio sfinito sul divano. 

venerdì 21 dicembre 2012

Frasi celebri


Quando si agisce cresce il coraggio, quando si rimanda cresce la paura.

Publilio Siro (Roma, I secolo a.c.)

domenica 16 dicembre 2012

All'ultimo respiro

Dopo solo un paio di curve gli Elite e gli Under 23 (insomma, quelli forti) se ne vanno e restiamo in 6 a combattere per gli ultimi posti. Anche se di poco uno allunga ed uno si stacca, così in gruppetto in quattro per un paio di giri, ci divertiamo con diversi sorpassi.; nei tratti di corsa guadagno, nei tornanti scivolosi perdo qualcosa. A metà gara siamo più allungati ma il freddo indurisce il fango, gli altri sono più stanchi di me e provo ad aumentare il ritmo riportandomi sotto ad un paio di avversari, ma poco dopo mi si rompe un raggio: la ruota è molto storta e tocca il freno, così negli ultimi due giri penso solo a difendermi chiudendo 25° su 28 classificati (non so quanti siano stati i ritiri), anche se a me piace di più l'aver conquistato il 3° posto sui 6 concorrenti più scarsi.

lunedì 10 dicembre 2012

Precisione millimetrica

Materiali tecnologici, fibra di carbonio, alluminio finemente lavorato, cuscinetti ceramici per una migliore scorrevolezza. L'evoluzione della bicicletta ha fatto passi da gigante ed ormai nulla è lasciato al caso: ma ha senso tutto questo quando si pedala con due chili di fango addosso ? Saltando sul marciapiede ieri ho piegato il cerchio posteriore, così  oggi sono sceso in laboratorio e con attrezzatura all'avanguardia ho proceduto alla riparazione: con tenaglia e mazzetta da 2 kg la ruota adesso sembra dritta. Solo in frenata si sente lo scalino... ma tanto in gara non si frena !

domenica 9 dicembre 2012

Al peggio non c'è mai fine

A Silvelle di Trebaseleghe è tornata alla ribalta una gara tra le più prestigiose del calendario internazionale degli anni 80 e 90; non potevo farmi sfuggire l’occasione nonostante la stanchezza per la gara di ieri. Poiché al peggio non c’è mai fine, le condizioni del percorso sono terrificanti: al fango si aggiungono le zolle d’erba che finiscono per incastrarsi ovunque sulla bicicletta ed in  diversi tratti procedere in sella è davvero un’impresa. Due giri per sfoltire il gruppo, poi una vera e propria sfida con un altro concorrente: quando lui si ferma a togliere fango dalla bici allungo e credo di averla vinta, ma recupera in fretta e mi passa. 300 metri a piedi con il fango che arriva alle caviglie mi riportano sotto, e nel rettilineo su asfalto in volata ho la meglio chiudendo 37° su 74 partiti (ben 17 i ritirati). Peccato il doppiaggio a 150 metri dal traguardo: anzi, meglio così, perché forse un altro giro non lo avrei retto.

sabato 8 dicembre 2012

Neve e fango

Ci ho messo più di un anno, ma finalmente riesco a tenere il ritmo del gruppo e a lottare con altri concorrenti per la posizione; ottimo (per me) debutto stagionale a Faè di Oderzo, dove al termine di una vera e propria lotta con il fango scivoloso e molle, durata 4 lunghissimi giri, ho portato a casa un onorevole 58° posto (su 78) ma soprattutto ho avuto costantemente da battagliare con gli avversari. Giro dopo giro ho sempre recuperato posizioni mantenendo un’andatura regolare, massacrandomi la schiena per recuperare la bici nelle sbandate in curva ed i quadricipiti nei tratti paludosi dove sembrava di pedalare a vuoto. Ma la soddisfazione più grande me la hanno data due ragazzini dopo l'arrivo: "ciao gigante, facevamo il tifo per te, ed abbiamo visto che hai recuperato tante posizioni. Bravo". I piedi gelati, le gambe incrostare e la schiena a pezzi erano già un ricordo.

lunedì 3 dicembre 2012

Troppa potenza ?

Pausa pranzo con un’ora decisamente intensa di ciclocross al termine della quale sono stanco ed affamato, ma decido di fare delle accelerazioni con il rapporto duro per migliorare la forza e la resistenza alla fatica. La prima è ottima. Nella seconda arrivo ad avere sforzi di vomito. Nella terza distruggo il cambio. Quando si vuole strafare finisce sempre così !

sabato 1 dicembre 2012

Rotor: l'uovo di colombo

Semplice ma geniale l' idea che avrà almeno 20 anni ma solo ultimamente si è diffusa tra i professionisti e di conseguenza anche tra gli amatori. Si tratta di una corona ovale anzichè rotonda che rende più duro il rapporto nel punto di massima forza e più leggero quando la muscolatura è meno propensa a spingere sui pedali: in sostanza simula un cambio di rapporto ogni mezza pedalata. Inoltre la forma aerodinamica elimina le turbolenze in una zona molto soggetta a queste problematiche. Oggi sono riuscito a provarle per la prima volta, difficile dare una sentenza così presto, ma la sensazione è di non aver avvertito alcuna differenza. Ma del resto non mi aspettavo nulla, io le ho montate per una questione puramente estetica.