Ci ho messo più di un anno, ma finalmente riesco a tenere il ritmo del gruppo e a lottare con altri concorrenti per la posizione; ottimo (per me) debutto stagionale a Faè di Oderzo, dove al termine di una vera e propria lotta con il fango scivoloso e molle, durata 4 lunghissimi giri, ho portato a casa un onorevole 58° posto (su 78) ma soprattutto ho avuto costantemente da battagliare con gli avversari. Giro dopo giro ho sempre recuperato posizioni mantenendo un’andatura regolare, massacrandomi la schiena per recuperare la bici nelle sbandate in curva ed i quadricipiti nei tratti paludosi dove sembrava di pedalare a vuoto. Ma la soddisfazione più grande me la hanno data due ragazzini dopo l'arrivo: "ciao gigante, facevamo il tifo per te, ed abbiamo visto che hai recuperato tante posizioni. Bravo". I piedi gelati, le gambe incrostare e la schiena a pezzi erano già un ricordo.