La prima tappa di una quattro giorni ciclistica sulle Alpi in compagnia di David, Mirko, Giorgio e Gabrile si rivela meravigliosa, con l’entusiasmo alle stelle, e da Sampeyre si scala il Colle dell’Agnello tra il fischiare di marmotte ed il pascolare di capre e bovini, tra prati e rocce, fino al confine a quota 2744. La discesa è interminabile, quindi attacchiamo l’Izoard restando ancora brillanti e lucidi abbastanza da poterci godere la meraviglia della Casse Deserte ed i ghiaioni successivi che ci accompagnano fino in vetta. Il vento è il protagonista dei chilometri successivi da Briancon fino a Guillestre, dove si fatica non poco a completare l’anello dell’Izoard nonostante alcuni scorci meravigliosi. Il versante francese dell’Agnello è una sofferenza lunga 42 interminabili chilometri, e nel finale le pendenze, l’altitudine e la stanchezza ci mettono in crisi ma, seppur snocciolati conquistiamo la cima, ci cambiamo velocemente e ci lanciamo in discesa fino all’Hotel. Sono le 19.45, abbiamo ancora 15 minuti per lavarci e presentarci a tavola dove spazzoliamo tutto per cercare di reintegrare le oltre 7000 calorie consumate in giornata per completare i 201km con quasi 5000 metri di dislivello.