Nei giorni scorsi mi ero preparato con un paio di pedalate antelucane, oggi ho deciso di strafare nel trasferimento da Fiera di Primiero a Cima Sappada, che dovevo raggiungere entro le 16. Alle 6 sono già sul passo Rolle in compagnia di un paio di cugini che rientreranno per il San Pellegrino, mentre io attraverso tutta la val di Fassa superando una distesa di automobili lunga 13 km: d’accordo che è un sabato a ridosso di ferragosto, ma una nota di tristezza per chi trascorre così le sue ferie non me la posso risparmiare. Il Pordoi non lo facevo da 10 anni, poco impegnativo dal punto di vista tecnico ma sempre affascinante come paesaggi e per il suo carico di storia (ciclistica); lo stesso dicasi per il mio debutto sul passo Falzarego, anche se le sue fortificazioni ricordano che la storia ad esso associata ha tutt’altre origini. Non resta che attraversare il Cadore sotto il caldo infernale del primo pomeriggio che mi costringe a due soste al bar (birra e coca cola) per chiudere i 203 km appena oltre il tempo limite.