sabato 18 settembre 2010

Prada Alta (Punta Veleno) 2010

Le gambe sono ancora pesanti per le fatiche (non solo ciclistiche) dei giorni scorsi, ma ho voluto cimentarmi ugualmente con Prada Alta (conosciuta anche come Punta Veleno): ho vinto io, migliorandomi di 3 minuti (58.54 il tempo finale), ma ancora non riesco a capirla, questa salita.
Per la terza volta sono arrivato in cima, altre due avevo messo piede a terra: vista sulla carta non sembra impossibile, eppure per me è peggio dello Zoncolan, peggio del Mortirolo ed anche di Bocca di Forca. Salendo da Possagno ci sono 500 metri molto più duri, di recente ho superato 2km al 18% di media, qui le punte non sono mai eccessive, ma per 4 km si sta costantemente tra il 15 ed 18, senza alcuna possibilità di rifiatare. A metà di questo tratto c’è un rettilineo interminabile ed anche se il cuore è sempre in soglia (od oltre), le gambe affaticate anche se si riesce a tenere una buona cadenza (50 la media, 42 la minima), è la testa che comincia a chiedere di tornare indietro, di fermarsi a rifiatare che tanto non ti vede nessuno, e tenerla a bada è la cosa più dura.
Forse a metà bisognerebbe mangiare qualcosa, ammesso di riuscire a farlo su quelle pendenze, ma sinceramente non credo avrò voglia di tornare ancora a sfidare la mia Bestia Nera !