lunedì 26 dicembre 2011

Ciclocross a Scorzè


E finalmente si corre in casa, nel primo pomeriggio sotto uno splendido sole; percorso allungato rispetto allo scorso anno, con un passaggio in piazza e su prati veloci, con un doppio attraversamento di un campo arato dove il fango arrivava alla caviglia (solo i migliori lo facevano in sella, ma poi ai box cambiavano la bicicletta lasciando al lavaggio il compito di togliere chili di fango). Ho dato tutto al punto che gli ultimi giri li ho fatti con crampi ai dorsali e ai quadricipiti, tra un pubblico meraviglioso e numerosissimo, tra gli incitamenti di pareti ed amici e l’adrenalina a mille: ma la cosa più bella di questa disciplina è che anche quando si viene doppiati (c’erano vari campioni italiani di categoria, oltre ai prof . Malacarne e Trentin) anziché insulti perché li rallenti, si ricevono anche dai migliori continui complimenti e stimoli a spingere forte fino alla fine.