La luna piena è passata solo da un paio di giorni, il clima è ideale anche se il cielo appena velato, un rapido giro di telefonate ed alle 20.00 siamo a Romano d'Ezzelino per iniziare una inedita (almeno per noi) avventura.
Partiamo verso il Monte Grappa con il cielo già buio, anche se il sole dietro alle montagne ci regala ancora una discreta visibilità, ma i fanali sono già accesi per segnale la nostra posizione ad alcune auto che ancora percorrono la strada Cadorna. Jack, David, Graziano e Maurizio (non pervenuto nelle foto) i componenti del gruppo, al momento già emozionati per quello che ci aspetta, in quanto nessuno ha ancora assaporato le sensazioni della pedalata in notturna.
Nella prima parte, fino a Camposolagna, prendiamo confidenza con il buio, ammirando le luci della pianura che si allontanano sempre più, regalandoci qualche momento suggestivo spegnendo tutti i fanali e godendo del silenzio dei monti. Buio e freddo il falsopiano nel bosco fino a Ponte San Lorenzo, quindi si ricomincia a salire tra le malghe accompagnati dai campanacci delle mucche al pascolo.
Ma sono gli ultimi chilometri a regalare le emozioni più forti, quando decidiamo di spegnere tutte le luci approfittando della luna che fa capolino tra le nuvole illuminandoci la strada e le rocce che ci circondano, quando l'assenza del bosco ci consente di ammirare le infinite e piccole luci 1500 metri più basse di noi, quando l'emozione ci fa superare agevolmente la temperatura che si è fatta rigida ed il profilo del rifugio Bassano ci segnala la fine di questa splendida scalata notturna.
Partiamo verso il Monte Grappa con il cielo già buio, anche se il sole dietro alle montagne ci regala ancora una discreta visibilità, ma i fanali sono già accesi per segnale la nostra posizione ad alcune auto che ancora percorrono la strada Cadorna. Jack, David, Graziano e Maurizio (non pervenuto nelle foto) i componenti del gruppo, al momento già emozionati per quello che ci aspetta, in quanto nessuno ha ancora assaporato le sensazioni della pedalata in notturna.
Nella prima parte, fino a Camposolagna, prendiamo confidenza con il buio, ammirando le luci della pianura che si allontanano sempre più, regalandoci qualche momento suggestivo spegnendo tutti i fanali e godendo del silenzio dei monti. Buio e freddo il falsopiano nel bosco fino a Ponte San Lorenzo, quindi si ricomincia a salire tra le malghe accompagnati dai campanacci delle mucche al pascolo.
Ma sono gli ultimi chilometri a regalare le emozioni più forti, quando decidiamo di spegnere tutte le luci approfittando della luna che fa capolino tra le nuvole illuminandoci la strada e le rocce che ci circondano, quando l'assenza del bosco ci consente di ammirare le infinite e piccole luci 1500 metri più basse di noi, quando l'emozione ci fa superare agevolmente la temperatura che si è fatta rigida ed il profilo del rifugio Bassano ci segnala la fine di questa splendida scalata notturna.