Temperatura, colori, profumi, luce: ogni stagione ha il suo fascino, e con il trascorrere degli anni ho imparato ad ammirare ed apprezzare le caratteristiche di ciascuna. La primavera porta con se entusiasmo, rinnovamento, voglia di ripartire; gli alberi iniziano e germogliare e la natura si risveglia insieme alla nostra forma fisica, i colori sono brillanti, gli odori intensi ed il cielo quasi sempre limpido. L’estate invece consente lunghe escursioni grazie alle molte ore di luce, arriva la fatica, quella vera, che ti prosciuga di ogni energia, il caldo torrido, l’umidità tropicale, l’erba folta e quasi bruciata dall’arsura. Raggiunto l’apice della forma segue l’autunno, dove allentando l’intensità dello sforzo è un vero piacere godere delle mille sfumature che la natura ci regala, e l’abbassarsi delle temperature fa sopportare meglio le poche fatiche che ancora ci si concede. Infine l’inverno, con le sue rigide temperature, la nebbia, la neve e il fango del ciclocross, l’enorme fatica concentrata in breve tempo, al punto che quando il sole splende e ritorno sull’asfalto sembra quasi di volare, un poco come alla Roubaix, dove la suggestione e le vibrazioni del pavèè sono ancora più apprezzate al termine di ciascun settore.
Ed è proprio questa continuo alternarsi delle stagioni che non mi fa mai mancare la voglia di inforcare una sella ed uscire di casa.