Passaggi nel bosco facendo slalom tra gli alberi, ripide discese che lo scorso anno avrei avuto difficoltà a fare a piedi, scalinate per risalire l’argine, saliscendi sulle dune, il tutto alternato a rettilinei e curve ampie e veloci sul prato. Forse il percorso più impegnativo e divertente su cui abbia mai corso, dove sono riuscito a tenere sempre il ritmo al massimo, senza mai un errore, con il fiato al limite e le gambe che bruciavano dalla fatica. Peccato aver forato con le gomme da asciutto nel riscaldamento, così sono stato costretto a correre con i copertoni da fango, altrimenti avrei risparmiato almeno 30 secondi guadagnando due posizioni, ed invece mi sono dovuto accontentare del 33 posto (su 55 partenti). Rispetto allo scorso anno vado molto (ma molto) più forte, continuo a migliorare, eppure rispetto a chi mi sta davanti c’è ancora un abisso.