Al via siamo in tanti (45) ed il terreno asciutto, compatto e segnato dalle ruote dei trattori non è certo il mio preferito (come se sul fango sia chissà quale fenomeno). Parto forte ma senza strafare, e nella prima curva non sono nemmeno ultimo; sto bene e per tutta l’ora procedo sempre al limite, agile e veloce nelle salite, deciso e potente in piano ed in discesa, pulito e preciso nei passaggi tecnici, senza mai una sbavatura. Alla fine gli 8 giri sono stati percorsi tutti con lo stesso passo e all’arrivo ero esausto, meglio di così proprio non posso fare: di conseguenza, i 30 che mi sono arrivati davanti devono essere dei veri fenomeni.