venerdì 11 aprile 2025

Fiandre: strade e percorso

Si è vero, il Giro delle Fiandre entra nel vivo negli ultimi 50km, dal Koppenberg in poi, un poco come la foresta di Aremberg fa da sparti acque alla Roubaix; però il bello di queste corse sta proprio nell'arrivare al punto cruciale già stanchi, con le gambe pesanti ed affaticate da parecchie ore già trascorse in sella, al punto che mi sono un poco infastidito per la coda che si era creata per salire sul muro pù duro dell'intera manifestazione. Già, perchè al Koppenberg ci siamo arrivati insieme a tutti quelli che hanno fatto i percorsi ridotti, e ci sono voluti una decina di minuti di attesa perchè potessimo salirci. Le cobbles belga sono meno insidiose delle pietre francesi, ma le vibrazioni si fanno sentire, perchè si è in salita (ripida) e proprio perchè ci si arriva dopo 175km, al punto che sul Kwaremont, ho patito di più il chilometro e mezzo in leggera salita finale piuttosto che la rampa iniziale. Per il resto si corre principalmente su strade strette, e negli unici tratti in cui i professionisti viaggiano su strade ampie e scorrevoli, noi siamo stati relegati sulle ciclabili che le costeggiano. Per non parlare dei rallentatori, degli spartitraffico, dei parcheggi alternati ogni tre auto sui due lati della strada. Infine, particolare non di poco conto, tanti sono i chilometri che si percorrono su lastroni di cemento ruvido, non proprio il massimo della scorrevolezza. Insomma, ci lamentiamo tanto delle nostre strade, ma non è che in Belgio le cose siano proprio idilliache. Ma proprio per questo ci tornerei immediatamente.