Prologo: come suggerisce il manuale del bravo atleta il pasto della vigilia dovrebbe consistere in un bel piatto di pasta, magari in bianco, ed infatti mi ritrovo a cena di amici con mezzo manzo ad arrostire alla brace: non esagero dicendo che avrò cenato con 1kg di carne !
Alla partenza siamo in quattro gatti sotto una discreta pioggia; mezz'oretta di pianura e si comincia a scalare il lunghissimo monte Baldo di cui la prima metà è piuttosto agevole, la seconda decisamente più ripida: come se non bastasse la pioggia diventa torrenziale ed accompagnata da raffiche di vento gelido che più di una volta mi fanno sbandare paurosamente, la strada si riempie di foglie e rami spezzati. Giunto in cima bevo un meritato the caldo, mi tolgo i guanti, li strizzo e li indosso nuovamente coprendoli poi con quelli di plastica che si usano al supermercato nel reparto frutta e verdura. I primi km di discesa sono terribili: i freni non funzionano, i denti sembrano una mitragliatrice, tremo come una foglia faticando a tenere dritto il manubrio. Fortunatamente poco dopo smette di piovere e la temperatura sale da 5 a 15 gradi, la strada spiana in vista della successiva salita. E' momento ideale per mangiare e fare stretching alla schiena ed alle braccia, e riacquisto così la piena funzionalità del corpo !
La seconda parte del percorso è altrettanto lunga e perfino più nervosa, con continui cambi di pendenza, ed oltretutto sono rimasto solo, ma non sono per nulla preoccupato visto che le gambe girano che è una meraviglia; al termine della salita raggiungo una decina di persone con cui percorro gli ultimi 60km, quasi tutti in discesa. Ritornati a Verona si sale alle Torricelle (ricordate i mondiali dello scorso anno ?): neanche fossimo davvero ai mondiali cominciano gli scatti in salita e decido di stare al gioco, scollinando per primo con un solo inseguitore ravvicinato.
La breve discesa ed il percorso cittadino sui sanpietrini, l'arrivo davanti all'Arena e la seguente doccia bollente sono un vero toccasana, per il fisico e per la mente !
classifica: 97° assoluto (8 ore e 19, 185 km, 3770 metri di dislivello totale).
Alla partenza siamo in quattro gatti sotto una discreta pioggia; mezz'oretta di pianura e si comincia a scalare il lunghissimo monte Baldo di cui la prima metà è piuttosto agevole, la seconda decisamente più ripida: come se non bastasse la pioggia diventa torrenziale ed accompagnata da raffiche di vento gelido che più di una volta mi fanno sbandare paurosamente, la strada si riempie di foglie e rami spezzati. Giunto in cima bevo un meritato the caldo, mi tolgo i guanti, li strizzo e li indosso nuovamente coprendoli poi con quelli di plastica che si usano al supermercato nel reparto frutta e verdura. I primi km di discesa sono terribili: i freni non funzionano, i denti sembrano una mitragliatrice, tremo come una foglia faticando a tenere dritto il manubrio. Fortunatamente poco dopo smette di piovere e la temperatura sale da 5 a 15 gradi, la strada spiana in vista della successiva salita. E' momento ideale per mangiare e fare stretching alla schiena ed alle braccia, e riacquisto così la piena funzionalità del corpo !
La seconda parte del percorso è altrettanto lunga e perfino più nervosa, con continui cambi di pendenza, ed oltretutto sono rimasto solo, ma non sono per nulla preoccupato visto che le gambe girano che è una meraviglia; al termine della salita raggiungo una decina di persone con cui percorro gli ultimi 60km, quasi tutti in discesa. Ritornati a Verona si sale alle Torricelle (ricordate i mondiali dello scorso anno ?): neanche fossimo davvero ai mondiali cominciano gli scatti in salita e decido di stare al gioco, scollinando per primo con un solo inseguitore ravvicinato.
La breve discesa ed il percorso cittadino sui sanpietrini, l'arrivo davanti all'Arena e la seguente doccia bollente sono un vero toccasana, per il fisico e per la mente !
classifica: 97° assoluto (8 ore e 19, 185 km, 3770 metri di dislivello totale).