mercoledì 19 maggio 2010

Montellomania 2010

Ritrovo poco dopo l'alba per la squadra corse della MGC: Jack e David arrivano da direzioni opposte, entrambi con la loro Panda attrezzata con portabici sul portellone posteriore; spostiamo i viveri e portiamo un'ammiraglia in cima al Montello, dove si transiterà a circa 1/4 e 3/4 del percorso.
Torniamo alla partenza ed inizia la nosta Amstel Gold Race (magari essere sponsorizzati da una birra). Le prime ascese sono tra le più impegnative quanto a pendenze massime, e con il procedere della sequenza aumentano progressivamente anche lunghezza e dislivello di ciascuna "presa". Colori fantastici in un'alternarsi di luci ed ombre, con uno sguardo ora rivolto alla pianura trevigiana, ora alle vette del Grappa e del Barbaria (Pianezze), con i colli asolani a fare da spartiacqua. La stanchezza inizia presto a farsi sentire, e giusto prima del ristoro arriva la telefonata di Graziano che con suo cognato si aggrega al giro. Superato qualche minuto in cerca dei due è l'ora del primo ristoro, mentre per recuperare il tempo perduto i nuovi arrivati bissano la salita della presa XIV.
Si riparte con le prese più lunghe fino ad arrivare alle più semplici nei pressi dell'ossario militare, e si riprende la sequenza in senso opposto fino a tornare alla presa V dove le difficoltà ricominciano. Io ho finito il cibo e comincio ad accusare la stanchezza, Graziano lo capisce, si gira e, come fece Bartali, mi passa la sua bustina di carboidrati (come sono cambiati i tempi); si salgono altre due prese ma è necessario un rifornimento al bar. Ne troviamo uno aperto, scendiamo dalle bici e lo troviamo chiuso (beata gentilezza!), allora ci spostiamo a quello successivo e dopo coca (cola) e gelati ripartiamo abbandonando uno sciame di api che ha ricoperto il ristorante (roba da film di Hitchcock). Giusta punizione alla presunzione del ristoratore, che mentre Graziano insisteva nel spiegare la durezza del nostro percorso questo millantava fantomatiche conoscenze nel mondo dei prof.
Ultimo ristoro all'auto, dove mi viene negata la birra e la cosa mi fa arrabbiare al punto che le ultime 4 prese con picchi fino al 15%, affrontate con 180 km nelle gambe, vengono superate brillantemente.
Dulcis in fondo torniamo in cima a recuperare l'auto e in 15 minuti di beatitudine nel silenzio del bosco all'imbrunire ci facciamo fuori mezzo salame con le sospiratissime birre !
192 km, 4100 di dislivello, 9.15 ore in sella, 6100 calorie bruciate