Finalmente una salita tirata, in cui mi sono impegnato al massimo (ma non oltre) ed ho avuto la soddisfazione di un discreto risultato cronometrico (1020 di VAM su 11 km); in 10 anni era la mia 139° salita a Pianezze da Valdobbiadene, e mi sono accorto solo ora di un piccolo monumento, per la verità nascosto dietro ad un grande albero. Con il massimo rispetto per chi ha donato la sua vita in difesa del nostro paese, mi sono fermato a riflettere sul significato del dovere e della vita, quindi ecco la mia breve omelia: credo che pur con le mille difficoltà cui la vita ci mette davanti, banali per alcuni, molto pesanti per altri, tutto sommato apparteniamo ad una categoria estremamente fortunata, dove possiamo permetterci di gioire delle vette conquistate in sella, del sorriso di un bambino o di tante altre piccole soddisfazioni. Ricordiamoci sempre che nel mondo c'è gente che non sa nemmeno se troverà qualcosa con cui sfamarsi al prossimo pasto ! Per questo credo che abbiamo il dovere di vivere sempre la nostra vita con gioia, quantomeno per rispetto di chi è stato molto meno fortunato di noi.
Un'ultima cosa: abbiamo anche il dovere di non far mai sapere ai caduti in guerra in che condizioni versa attualmente l'Italia...