Nuotare in laguna, pedalare vedendo in lontananza il campanile di San Marco, correre sui “murazzi”, costruiti per proteggere la laguna veneziana dal mare, sono ambientazioni davvero particolari e suggestive; inoltre la gara è a cronometro individuale, si parte uno ogni 15 secondi e quindi niente tattiche o scie in bici. Tuffo fantozziano dal pontile nell’acqua gelida ma pulita, nuoto spingendo forte (750m in 12.09 non li farò mai più in vita mia) al punto che uscito dall’acqua ho bisogno di una ventina di secondi per riprendermi, via la muta e salgo velocemente in sella. Le gambe sono pesanti, non riesco a fare velocità ne con rapporti agili ne con quelli più duri e la frazione passa tra continui sorpassi con un avversario evitando entrambi di sfruttare l’uno la scia dell’altro (chiudo con un modesto 34,5 km/h di media). A piedi fatico il primo km su un sentiero sabbioso, ma quando si arriva in riva alla laguna le gambe si sciolgono ed aumento il ritmo chiudendo la frazione di 5 km sotto i 20 minuti, ed il percorso completo a metà dei 160 partenti. In bicicletta ho reso meno delle mie possibilità, ma nel complesso sono molto soddisfatto del risultato finale, e soprattutto mi sono divertito in una ambientazione veramente unica.