Perchè un'impresa possa considerarsi tale occorre superare un certo coefficiente di difficoltà; per l'occasione ho scelto il punteggio estremo: vento forte da nord, strade bagnate cui in corso d'opera si è aggiunta una leggera ma fastidiosa pioggia, cena a base di fagioli neri piccanti e soprattutto colazione con una porzione di riso e peperoni che girava nel frigo da qualche giorno. In salita andavo come un treno: ansimavo, sbuffavo, andavo lento e pesante, ma allo stesso tempo deciso, sicuro e regolare. Alla fine la soddisfazione di un cronometro che non raggiungevo da diversi anni, con un piccolo pensiero: forse in condizioni ideali invece di una ottocentesca locomotiva a vapore sarei potuto assomigliare ad un moderno Frecciarossa.