Arrivo a Feltre alle 13.00 praticamente digiuno ed il primo quarto d’ora lo perdo a cercare delle brugole per serrare il movimento centrale che si stava allentando; quindi foro nei pressi di Seren e dopo 7 tentativi finalmente trovo qualcuno con una pompa decente per riportare il copertone in condizioni ottimali. Non sono sereno come vorrei ma attacco la salita deciso, pimpante, le gambe girano una meraviglia, ed infatti dopo 1 km mi accorgo di aver sbagliato strada, quindi ritorno alla partenza e comincia la sofferenza. Nella prima parte reggo bene anche le pendenze più estreme (fino al 19%), ed attacco deciso i terribili 500 metri sopra al 20% finchè mi imbatto nel tratto più duro in cui i boscaioli hanno fatto il loro lavoro senza ripulire la strada, e tra sassi, foglie e rami sono costretto a fermarmi per non cadere. Riparto e poco dopo la strada spiana (più o meno) e, superato il tratto sterrato, proseguo bene fino in vetta. Gambe e schiena massacrate (ed in questo la discesa peggiora le cose), fiato al limite, ma tanta soddisfazione, ripagata anche in discesa dalla splendida vista di Feltre dall’alto.