Appuntamento a Silvelle per una tappa del Giro d’Italia di ciclocross con rettilinei compatti con fondo sconnesso dove serve tanta agilità, curve strette e scivolose da affrontare con ottima tecnica, nessun ostacolo che costringa a scendere dalla bici: insomma un percorso completamente contrario alle mie caratteristiche. Riesco a scaldarmi bene e prendere subito un buon ritmo, il che si traduce, vista l’affluenza di amatori in questa manifestazione, nell’avere sempre qualcuno da controllare per cercare di raggiungerlo. Giro dopo giro prendo sempre più confidenza, divertendomi parecchio in duelli all’ultimo colpo di pedale. Al suono della campana vedo due avversari in fondo al rettilineo finale: il primo lo raggiungo a metà giro, il secondo mi sta sempre avanti di una ventina di metri ed occorre una volata di 200 metri nel tratto asfaltato per mettergli le ruote davanti prima di accasciarmi esausto sul manubrio. Oggi il 33° posto (su 48 arrivati) me lo sono dovuto sudare.